E Rutelli fa il maratoneta di Maria Corbi

E' Anche Veltroni e altri vip in gara. Ma Previti sta in tribuna H l E Rutelli fa il maratoneta Fra gli atleti nella gara attraverso Roma POLITICA E SPORT E' ROMA la nuova moda della seconda Repubblica: la corsa. E' una passione trasversale che unisce destra e sinistra passando per il centro. Silvio Berlusconi e Prodi ne sono appassionati. Irene Pivetti fa jogging per tenersi in forma tutte le mattine. E adesso Francesco Rutelli che per celebrare la specialità ha dato il via ieri alla prima city marathon della capitale. Tra i maratoneti anche lui, il sindaco, in calzoncini e scarpe da ginnastica immortalato dalle telecamere di Canale 5 che hanno seguito l'evento in diretta. American Style. E a confortare il primo cittadino c'era anche la first lady, Barbara Palombelli con il cane al guinzaglio. Seguito da guardaspalle Rutelli ha tenuto duro. Ansimando dalla fatica ha corso per sette chilometri, e poi è riuscito a fare gli ultimi 100 metri in velocità, tagliando il traguardo su via dei Fori imperiali con un piccolo rush finale e a braccia alzate. Un messaggio specifico al «maratoneta» Prodi e allo «scattista» Berlusconi. «Un grande successo per la città - ha commentato Rutelli - che ha bisogno di questi eventi per farsi scoprire dai romani. Credo che sia cominciata una tradizione che ci porterà passando per il giubileo del 2000 all'olimpiade del 2004 che Roma aspira ardentemente di organizzare». E maratoneta «politico» d'eccezione anche il direttore dell'Unita Walter Veltroni scortato dalla figlia Martina, sette anni. «Noi progressisti - ha detto - siamo dei maratoneti. Per fare le campagne elettorali è meglio essere scattisti, come la destra, ma per governare il Paese è meglio essere maratoneti». Alla partenza della maratona anche Cesare Previti. Amante del mare, l'ex ministro della Difesa non è ancora stato preso dal sacro fuoco del jogging e ha preferito seguire la gara dal palco. Insieme a Rutelli quindicimila persone hanno inaugurato la prima grande maratona della capitale. Si è corso per 42 chilometri in una coreografia suggestiva, resa splendida dal sole, partendo dal Colosseo, passando per i fori imperiali e toccando tutti i luoghi più belli della città. Roma vuole imitare New York facendo diventare questo evento sportivo tappa obbligata per i maratoneti di tutto il mondo. Una grande occasione per la città che intorno a questo appuntamento punta per un rilancio del turismo. Basti pensare che a New York la maratona smuove ogni anno duecento milioni di dollari. Le premesse ci sono. La prima Roma City Marathon è stata un grande successo, nonostante le polemiche per il blocco del traffico in alcune zone. «E' stata una terribile scommessa ha detto Riccardo Milana, delegato del sindaco per lo sport - ma l'abbiamo colta nel modo giusto. La città ci è venuta dietro. Adesso abbiamo davvero la possibilità di fare di quella di Roma la più bella maratona d'Europa». Per condire la gara con momenti di spettacolo sono stati chiamati a fare da madrine e padrini personaggi televisivi della scuderia Fininvest. In testa Ambra che ha dato il benvenuto ai maratoneti. In inglese per giunta. E poi Maurizio Costanzo, Maria De Filippi, Rita Dalla Chiesa, Simona Ventura, Luciano De Crescenzo. Tra i vip in gara Alberto Castagna. Look poco sportivo per il dottor Stranamore che nonostante il sole a picco sulla città ha mantenu¬ to in testa il suo berrettino di lana blu. Blu come la caldissima tuta di cachemire che ha indossato. Per lui la corsa si è interrotta subito. «La maratona non è il mio sport - è stato il commento del giornalista -, per questo ho portato con me il mio sosia. Dopo i duecento metri passo a lui il testimone. Comunque questa maratona è slata un'idea superba e l'organizzazione mi sembra perfetta». Maria Corbi H li Un'immagine della maratona che si è corsa ieri nella Capitale

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