Nasce il cinema fai da te

«Una donna misteriosa», il prototipo italiano di cinema interattivo «Una donna misteriosa», il prototipo italiano di cinema interattivo Nasce il cinema ROMA. Una bruna enigmatica, itale come Winona Ryder, bella ome Ava Gardner; il porto di Napoli nel 1936, luogo dei movimenti, anche di truppe coloniali tli Ci il lfai da te ROMA. Una bruna enigmatica, vitale come Winona Ryder, bella come Ava Gardner; il porto di Napoli nel 1936, luogo dei movimenti, anche di truppe coloniali italiane; Capri, isola glamour d'incontri cosmopoliti; un barone, una maga, un vecchio playboy, la frenesia d'una fuga per vivere, la Grotta Azzurra. Nasce il primo film italiano interattivo, «Una donna misteriosa». Il prototipo commissionato dalla Sacis per iniziativa di Giampaolo Sodano è prodotto da Immagini Interattive, la società di Alex Ponti, 44 anni, figlio di Carlo Ponti e della sua prima moglie Giuliana Fiastri, vent'anni d'esperienza produttiva negli Stati Uniti. E' realizzato da un'equipe guidata da Pietro Caronia, esperto d'informatica e d'informatica grafica, e dal regista Faliero Rosati, autore di «Morte di un operatore», «Il momento dell'avventura» e di quel «Qualcuno in ascolto» in cui, già nel 1987, la comunicazione elettronica era protagonista. «Una donna misteriosa» è un film: sceneggiato con inizio, svolgimento e fine, interpretato da attori filmati, ideato secondo le regole strutturali, stilistiche e narrative del cinema d'azione, anche se gli interpreti si muovono alla velocità di 18 fotogrammi al secondo anziché di 24. E' un CD Rom: lo si vede individualmente sullo schermo del computer e gli ambienti o i paesaggi sono virtuali, disegnati in tre dimensioni con la grafica da computer. E' un gioco romanzesco: lo spettatore, diciamo meglio l'utente, attraverso il «mouse» può muoversi liberamente negli ambienti, può interagire con i fatti narrati (bloccarli, farli avanzare o deviare), può fermare i personaggi, decidere quali di loro incontrare, porre loro domande e ottenerne risposte, procedere nella vicenda oppure sbagliare e continuare a vivere all'infinito fermo nella storia. Della grandissima novità del cinema interattivo s'è in genere còlto un unico elemento, magari espressione d'un desiderio d'onnipotenza: la possibilità per lo spettatore di scegliere e determi nare la conclusione, il finale d'u na trama. «Si può anche fare, ma per ora non è alla portata del livello medio dei computer in uso», dice Pietro Caronia. Cos'è alla portata, invece? Spiega Faliero Rosati: «L'utente si identifica con il protagonista, è il protagonista. A ogni passo incontra pericoli, se sbaglia può finire in galera o in Etiopia a fare la guerra, può morire o fare scomparire la protagonista. Può rivolgere a voce una delle domande previste, sentirsi rispondere a voce dal personaggio, ma se imposta il dialogo in modo errato rispetto alla trama o alle personalità, se a esempio si rivolge bruscamente a un interlocutore ombroso, ne nasce un conflitto che altera la linea del racconto o che la rende impraticabile». Ma è un videogame? «No. E' un nuovo mondo. "Una donna misteriosa" è un film, un romanzo. All'inizio, l'utente-protagonista incontra una donna bellissima a Napoli, al porto, nel 1936. La donna sta fuggendo perché è stata testimone d'un delitto. Viene inseguita, ha molti segreti, scompare, riappare. L'utente-protagonista deve capire cosa c'è dietro, schivare i rischi, sventare le molte trappole e far procedere la storia, che unisce "giallo" e seduzione, sino al finale amorosamente lieto». La sceneggiatura ha un aspetto mai visto, pare una mappa o un cristallo di neve: su stermi- nati fogli bianchi con quadratini fittamente scritti, geometrie connettive e linee, sono previste tutte le domande, le risposte, le varianti possibili. A preparare il primo film interattivo italiano sono poche persone, come accade sempre nell'elettronica. I provini degli attori sono fissati per la prossima settimana. Per contratto, il prototipo deve essere pronto a settembre: potrà costare (ma non si sa esattamente: è la prima volta) qualcosa meno d'un miliardo. Pochissimo, rispetto a un normale film: «Proprio questo può consentirci di essere competitivi sul mercato internazionale», dice Faliero Rosati. «Gli americani lavorano sul cinema di genere: noi, oltre all'obbligatoria avventura, cerchiamo d'introdurre le caratteristiche nostre, la commedia, il sentimento amoroso». Questo cinema interattivo è già a un grado di sviluppo avanzato in Inghilterra e in Francia, ma soprattutto negli Stati Uniti, dove i titoli di successo arrivano al milione di copie e gli utenti-protagonisti non soltanto ragazzi sono cinque milioni. In Italia? «Adesso da noi i "lettori" di CD Rom sono 400.000: 200.000 sono stati venduti nel 1994, è prevedibile una grande espansione», dice Pietro Caronia. Per la prima volta, un film ha una lunghezza indefinita, spiega Rosati: «Non c'è limite. Dipende dall'intelligenza, dalla prontezza, dall'intuito, dalla capacità di concentrazione dell'utente. Come minimo, per costruire-completare-vedere il film ci vogliono quindici giorni». Non è troppo, per l'impazienza e la mancanza di tempo contemporanee? «Poco tempo? Davanti alla tv la gente passa ore e ore». E il film interattivo costerà più o meno del film in cassetta? «Di più: è prodotto apposta. Sulle 100.000 lire». Per gli utenti si vedrà, per i realizzatori è già un sogno straordinario: «Puoi andare dovunque. Senza spese né fatiche eccessive, puoi fare qualunque cosa: pioggia, vento, neve, ricostruire epoche differenti, entrare in una cattedrale, imbarcarti su un piroscafo, sabre su un razzo... La fantasia d'un cineasta non è mai stata così sfrenata e Ubera». Lietta Tornabuoni Il regista Rosati: non è un videogioco, ma un mondo nuovo Lei fugge da Napoli E' stata testimone di un delitto . SPETTACOLI Domenica 12 Marzo 1995 21 ototipo italiano di cinema interattivo cinema da te Per la prima volta, un film ha una lunghezza indefinita, spiega Rosati: «Non c'è limite. Dipende dall'intelligenza, dalla prontezza, dall'intuito, dalla capacità di concentrazione dell'utente. Come minimo, per costruire-completare-vedere il film ci vogliono quindici giorni». Non è troppo, per l'impazienza e la mancanza di tempo contemporanee? «Poco tempo? Davanti alla tv la gente passa ore e ore». E il film interattivo costerà più o meno del film in cassetta? «Di più: è prodotto apposta. Sulle 100.000 lire». Per gli utenti si vedrà, per i realizzatori è già un sogno straordinario: «Puoi andare dovunque. Senza spese né fatiche eccessive, puoi fare qualunque cosa: pioggia, vento, neve, ricostruire epoche differenti, entrare in una cattedrale, imbarcarti su un piroscafo, sabre su un razzo... La fantasia d'un cineasta non è mai stata così sfrenata e Ubera». Lietta Tornabuoni Dal FalieGarA siIl reginon èma unLei fugE' statdi un Assassini aUna detectcon messagEsempio Usa? Il film no tecnologicamente tolato «Under a Killinluna assassina), è dirinterpretato da BriaMeans; la voce narranEarl Jones; è una Detemond Chandler, ambisco nell'anno 2042, cgiorni. Propone casi pre, messaggi cifrati menti fatti a pezzi e gera da recuperare e rmente da quanto accate della sceneggiaturate a voce, ma risultaschermo del computl'investigatore e una ba proporre sul propriole domande o delle ririoso, da stupido, causro, spiritoso, insinuamatico); dalla scelta gl'utente dipende se ilrotto (allora comparebisogna ricominciare con difficoltà oppure mente. All'inizio del fputer a proporre il tesposte l'utente-protal propria personalità, egonista a lui più adat Dal computer escono Faliero Rosati, Ava Gardner, Winona Ryder. A sinistra San Francisco