«Sfrattata» la reliquia del miracolo

Ingombrante «Sfrattata» la reliquia del miracolo Salerno, «siamo stufi dell'afflusso di pellegrini, la nostra vita è diventata un inferno» «Sfrattata» la reliquia del miracolo / condomini tolgono il quadro di Padre Pio che sanguina Ingombrante SALERNO ANNO resistito quattro giorni, con la folla sotto il portone, le preghiere durante la notte, i fiori e le dirette televisive che avevano fatto di un tranquillo condominio un inquietante santuario. Le venti famiglie dello stabile di via Fabio, una centralissima strada di Salerno, alla fine, decisi più che mai a farla finita con dubbi e suggestioni, con una riunione-lampo di condominio hanno deciso che l'unico sistema per ritrovare la serenità era quello di «sfrattare» l'immagine di Padre Pio, quella del presunto miracolo. Il pannello di ceramica, le 40 mattonelle con impressa l'immagine del frate di Pietrelcina, da cui lunedì scorso sembrava sgorgare sangue, è stato rimosso con un blitz nel cuore della notte. Hanno approfittato del momento propizio, quando dietro le transenne erano rimasti per l'ora tarda solo poche decine di devoti e curiosi. Poi, senza aprire il portone, dall'interno, hanno affidato ad un muratore il compito di usare lo scalpello e di rimuovere le ceramiche, avendo cura di non spac- carie. L'immagine «miracolata» nel giro di poco tempo era tutta in una pila di mattonelle, dentro una cassa che su un'auto è partita per San Giovanni Rotondo, dove sarà custodita dai frati del santuario di Padre Pio, anche se fino a ieri, dal convento precisano che «non abbiamo nessun titolo per accogliere questo pannello». Del miracolo possibile non restano che i dubbi e lo sconforto dei devoti intransigenti che, mentre il muratore era all'opera, gri¬ davano al sacrilegio. La decisione era presa, probabilmente con l'avallo della Curia salernitana. Proprio venerdì sera era rientrato in città l'arcivescovo, mons. Gerardo Pierro. La vicenda del presunto miracolo, che aveva richiamato, paralizzando la città, una folla di fedeli e di curiosi, il presule l'aveva vissuta da lontano. Per tutta la settimana era stato impegnato negli esercizi spirituali. Nel giorno del suo ritorno, l'immagine è stata rimossa. Solo una casualità? Anche ieri la Curia, e stavolta attraverso il suo più alto esponente, non ha voluto pronunciarsi sul presunto miracolo. I campioni della sostanza rossa scoperta lunedì mattina dalla donna incaricata delle pulizie del palazzo e che sarebbe sgorgata dalla mano e dal petto del frate di Pietrelcina raffigurato sul pannello non sono mai stati analizzati. Li ha custoditi per quattro giorni il parroco della vicina chiesa dei Salesiani, senza che ricevesse l'ordine, né dalla Curia né dalle forze dell'ordine, di procedere alle analisi. La Chiesa salernitana aveva da subito preso le distanze. Nessun commento ufficiale, nessun giudizio di merito. Ma intanto, in via Fabio, continuava l'afflusso dei pellegrini. Una folla immensa davanti al portone che gli stessi inquilini avevano chiuso con una catena d'acciaio e un lucchetto. Per raggiungere le proprie abitazioni erano costretti a entrare da un cancello posto sul retro dello stabile. Preghiere ventiquattr'ore su ventiquattro, novene, falsi allarmi, il passaparola che improvvisamente faceva catapultare mezza città in via Fabio perché il frate era «arrossito». Un medico non ha potuto più ricevere nel suo studio i propri pazienti. Ed ecco la decisione di «sfrattare» l'immagine del miracolo. Per oggi era annunciato l'arrivo di 10 pullman pieni di pellegrini. Padre Pio che sanguina non c'è più. Resta aperta un'inchiesta, quella della polizia, che intorno alla vicenda sente puzza di truffa. Paolo Russo «Da 5 giorni era impossibile vivere» L'immagine sacra trasferita a S. Giovanni Rotondo La reliquia di Salerno è stata trasferita a San Giovanni Rotondo il paese di origine di Padre Pio

Persone citate: Gerardo Pierro, Padre Pio, Paolo Russo

Luoghi citati: Pietrelcina, Salerno, San Giovanni Rotondo