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«lasciategli i figli adattati» «lasciategli i figli adattati» Matera: solidarietà alla coppia in fuga MATERA. Sono rientrati ieri mattina a Montescaglioso (Matera) per lanciare un appello: «Aiutateci a restare con i nostri figli». I coniugi Giuseppe Mossuto, di 51 anni, e Concetta Santarcangelo, di 46, nei giorni scorsi si erano allontanati dal loro paese per evitare di affidare al servizio assistenza sociale i due bambini polacchi ricevuti in adozione il 16 settembre con una decisione (tuttora priva di efficacia in Italia) del tribunale regionale della fa¬ miglia di Iaworzno (Polonia). <(Ai padri e alle madri di questo paese chiediamo di aiutarci affinché la lettera della legge non uccida l'uomo, ma lo aiuti a vivere meglio», ha detto Mossuto appena tornato a casa con moglie e bambini. «Non siano stati noi a adottare questi due angeli - ha aggiunto la moglie -. Loro hanno adottato noi, dando senso e valore alla nostra vita. Non li lasceremo, questi sono i nostri figli. Aiutateci a convincere i giudici che un uomo e una donna di 51 e 46 anni possono educare e crescere due bambini di 8 e 9 anni». Contro di loro c'è una legge che impone non più di 40 anni di differenza tra genitori e figli adottivi. Al loro rientro a Montescaglioso, i coniugi Mossuto hanno trovato ancora più forte la solidarietà del paese intorno a loro e ai due bambini (Agnieszka Ewa Czolba, di 9 anni, che hanno chiamata Aurelia, e Rafal Adrian, di 8, che hanno chiamato Silvio). Tutte le associazioni culturali e del volontariato di Montescaglioso hanno costituito un comitato che ha fatto trovare davanti al portone di casa Mossuto un grande striscione bianco con la scritta «Lasciamo vivere Silvio e Aurelia». In meno di due giorni, sono state raccolte duemila firme per una petizione da inviare al presidente della Repubblica. «Quando, a gennaio, abbiamo saputo che il tribunale per i minorenni di Potenza aveva disposto l'affidamento dei bambini al servizio assistenza sociale - ha spiegato la moglie, impiegata in un liceo artistico a Matera - i bambini sono andati a nascondersi sotto i letti; Silvio è stato male una settimana; noi non abbiamo dormito per notti intere e mia madre, "che aveva 85 anni ed era già sofferente, è morta il giorno dopo», [e. s.J