«Mi hanno sequestrato perché senza biglietto»

«Mi hanno sequestrato perché senza biglietto» Lo storico Salvatore Sechi accusa l'Atc di Bologna «Mi hanno sequestrato perché senza biglietto» BOLOGNA. Istigazione alla violenza fisica e crudeltà mentale: con quest'accusa lo storico Salvatore Sechi ha chiesto le dimissioni del direttore dei trasporti pubblici Atc di Bologna. Scoperto sull'autobus da un controllore con un biglietto obliterato anni fa e in un'altra città, l'eminente politologo ha denunciato di essere stato sottoposto a un vero e proprio sequestro di persona e perquisito rudemente. «Non è ammissibile ha dichiarato l'ex direttore dell'Istituto di cultura italiana a Los Angeles - che per effettuare un riconoscimento di identità i dirigenti dell'azienda trasporti consentano colluttazioni e maltrattamenti. Se per 1400 lire e per non riconoscere la buona fede di un cittadino si maltratta la gente, si usa violenza fisica e mentale, il rischio è di una degenerazione incontrollabile di queste logiche puramente repressive. So anche di scontri molto duri con extracomunitari». Il sindaco, Walter Vitali, ha ordinato un'inchiesta. Ma il direttore dell'Azienda trasporti, Armando Cocuccioni, ha confermato la linea adottata dal responsabile Atc difendendo il comportamento dei controllori. «E' giusto - ha detto - che chiunque venga trovato senza biglietto o con un biglietto irregolare venga trattenuto con la forza. Non si può derogare a questo principio. Si tratta di un atto dovuto e non di un sequestro di persona». [AdnKronosl

Persone citate: Armando Cocuccioni, Salvatore Sechi, Walter Vitali

Luoghi citati: Bologna, Los Angeles