A Matera di E. S.
A Matera A Matera Coppia in fuga per tenere i figli adattivi MATERA. Piuttosto che consegnare i due figli adottivi al servizio di assistenza sociale, come impone una sentenza del tribunale dei minori di Potenza, i coniugi Mossuto di Montescaglioso hanno preferito abbandonare il paese, nascondendosi insieme ai figli (che li adorano) presso qualche familiare all'estero, forse in Francia. Giuseppe Mossuto, 51 anni, falegname, e Concetta Santarcangelo, 46 anni, segreteria al liceo artistico, dopo anni di peripezie erano riusciti a soddisfare il loro bisogno di affetto adottando due fratelli polacchi, Adrian e Agniesca, di 7 e 9 anni. Ma non hanno fatto i conti con i «rigori» della legge che contrappone le sue ragioni a quelle del cuore: la differenza di età supera i 40 anni, la sentenza è del 29 dicembre, l'ultima parola spetta alla Cassazione. Ma nell'attesa la famiglia Mossuto ha preferito allontanarsi, e il paese è tutto con loro, come prevedibile. «Lasciateli in pace», è scritto sugli striscioni lungo il corso principale. In pochi giorni sono state raccolte centinaia di firme per chiedere al presidente Scalfaro di ridare la giusta pace alla famiglia Mossuto, il consiglio comunale invita il governo a garantire la tranquillità alla famiglia in fuga. I due bimbi erano in paese da sei mesi, ormai parlano l'italiano e frequentavano le elementari. Adrian e Agniesca sono di Zaworznio, vicino a Varsavia, e sono vissuti in orfanotrofio fino a metà dell'anno scorso, quando la loro solitudine si è incontrata con quella di Giuseppe e Concet-r ta che avevano già tentato invano di adottare un bimbo in Italia. Ora, dopo tanto affanno, circondati dall'affetto di un intero paese, tentano di proteggere all'estero la loro serenità, minacciata da una burocrazia senza cuore. [e. s.]
Persone citate: Concetta Santarcangelo, Scalfaro
Luoghi citati: Francia, Italia, Matera, Montescaglioso, Potenza, Varsavia
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