Il Ccd a congresso offre all'ex capo dello Stato la leadership di un grande partito alla tedesca

Il Ccd a congresso offre all'ex capo dello Stato la leadership di un grande partito alla tedesca Il Ccd a congresso offre all'ex capo dello Stato la leadership di un grande partito alla tedesca «Un Centro guidato da Cossiga» L'annuncio-bomba, poi la marcia indietro ROMA. La pubblicità è l'anima del commercio... e della politica. Come dimostrano gli ex democristiani del Ccd da ieri a congresso. I riflettori sono tutti puntati sulle quotidiane esternazioni berlusconiane e sulla telenovela popolare? Ebbene gli uomini del Centro cristiano democratico non si perdono d'animo. Il loro leader, Pierferdinando Casini, preannuncia per domenica, il giorno di chiusura delle assise a cui parteciperà Rocco Buttiglione, una proposta esplosiva: «una bomba atomica», la definisce lui, senza aggiungere altro. Al resto ci pensano i suoi, provvedendo a spifferare la «clamorosa novità» nei corridoi del palazzo dei congressi: un partitone di centro - che vada da Forza Italia al ppi, passando per il Ccd, le varie Leghe e via discorrendo - alleato con la destra e, come spiega il deputato Alberto Meocci, «raccordato dall'indicazione di un premier, Berlusconi, e da una leadership politica di prestigio, che potrebbe essere rappresentata da Francesco Cossiga». E proprio l'ex presidente della Repubblica - non a caso è l'ospite d'onore della prima giornata dei lavori del congresso. A lui vanno tutte le attenzioni del Ccd, per la verità ricambiate tiepidamente. Quando Cossiga fa il suo ingresso, Casini lo chiama e gli chiede di salire in tribuna. Ma lui si nega. Fa niente: se la montagna non va da Maometto, Maometto andrà alla montagna. E così, dopo aver pronunciato il suo intervento, il leader del Ccd scende in platea a omaggiare l'ex capo dello Stato. «Domenica - gli dice farò una proposta che ti metterà in grande difficoltà. La vuoi sapere?». Cossiga non ci tiene: «No, lascia stare...». Ma Casini insiste, mentre i cronisti ascoltano e prendono diligentemente appunti: «Guarda che se vuoi te la dico». Il Picconatore, messo alle strette, saluta e se ne va. La «bomba» è lanciata, le agenzie battono le prime notizie e a questo punto prende il via il gioco degli equivoci. Francesco D'Onofrio, interrogato sulla sorpresa di Casini, spiega: «Se Buttiglione vince, domenica verrà qui non a portare genericamente un saluto, ma a dire, dal suo punto di vista, come intende concorrere a costruire qualcosa che non sia né il ppi né il Ccd». Apriti cielo: il Tg3 «spara» la dichiarazione di D'Onofrio annunciando la riunificazione dei popolari e dei cristiano-democratici. A piazza del Gesù si arrabbiano: ma come, la sinistra sostiene che Buttiglione è il commissario liquidatore del partito, e alla vigilia di un difficile consiglio nazionale i Ccd conferma- no questa ipotesi? Roberto Formigoni è nero: «Sì - è vero che c'era l'idea di lanciare una sorta di Cdu (la de tedesca, ndr), ma non bisognava anticiparla». E di Cdu, parla infatti Casini nel suo intervento. Solo che avrebbe dovuu farlo domani Buttiglione, senza fuochi d'artificio né «bombe atomiche». E invece gli hanno bruciato la proposta politica. D'Onofrio, per non mettere ulteriormente in difficoltà il segretario del ppi, nel pomeriggio diffonde una precisazione, ma come lui stesso racconta anche in «altri palazzi», tra' gli alleati del Ccd, «c'è grande perplessità» per tutte queste uscite dei cristiano democratici. Che cosa starebbe a significare la proposta di un'inedita coabitaziohe tra il Cavalierepremier e il Picconatore-leader? Cossiga padrino politico del Superpolo? E magari perché non prevedere un ruolo di spicco anche per Antonio Di Pietro? Buttiglione lo ha già fatto, offrendogli il posto di Dini. Ma D'Onofrio, che dell'ex presidente è un grande amico, cerca di minimizzare: l'idea di una «mega-federazione» di centro è vera, il resto... «Quando ho sentito Casini che parlava con Francesco davanti ai giornalisti - racconta' D'Onofrio - ho detto: "Qui succede un macello". Comunque non c'è nessun incarico formale per lui. Né Cossiga vuole fare il leader del centro-destra. Non è che deve avere un ufficio e un "posto": il suo ruolo è un altro. Il nostro ex presidente della Repubblica è un riferimento ideale per alcune forze di centro, per noi, per il ppi, ma non per Forza Italia». E allora la «bomba»? «Forse - sorride D'Onofrio - domenica si sgonfia, forse fa parte della strategia di propaganda di Meocci (che del Ccd è il responsabile per l'informazione, ndr)». Già, la pubblicità è l'anima della politica. Maria Teresa Meli D'Onofrio: se vince Buttiglione verrà qui per proporre qualcosa di nuovo Casini confabula con il Picconatore davanti ai cronisti «Ecco uno scoop» A sinistra: Pierferdinando Casini leader del Ccd A destra: l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga

Luoghi citati: Roma