Attenti al gallo, è un vero gigante

Attenti al gallo, è un vero gigante In onda stasera su Italia 1 «Chicken Park», parodia di «Jurassic Park» Attenti al gallo, è un vero gigante Cala regista: «Ho girato sulla sedia a rotelle» ROMA. E' colpa della musica «heavy metal» se i bellissimi galli dell'allevatore Vladimiro improvvisamente cominciano a morire uno dopo l'altro. Solo Jo, il superpollo, riesce a salvarsi grazie alla Madonna, che non è la Vergine Maria, ma la nota e sexy pop-star: Jo ascoltava in cuffia la musica di lady Ciccone proprio mentre i suoi sfortunati colleghi venivano travolti dalle note care ai «metallari». Per lui, potente gallo di razza, si prepara un avvenire denso di sorprese: il professor Eggs («Uova» in inglese) fa esperimenti sul fenomeno del gigantismo.e decide-che Jo dovrà diventare grandissimo, il fiore all'occhiello del suo parco di animali clonati. Ma Vladimiro (Jerry Cala), aiutato dalla dottoressa Sigoumey (Demetra Hampton, l'ormai notissima fidanzata dell'ex assessore al comune di Milano Armanini), tenterà il tutto per il tutto per riavere il suo splendido esemplare. In onda questa sera alle 20,45 su Italia 1 «Chicken Park», parodia del kolossal «Jurassic Park» ma anche occasione per «citare» scherzosamente molti altri famosissimi film, segna l'esordio alla regia di Jerry Cala. Ex componente dei «Gatti di Vicolo Miracoli», per anni eroe di film ridanciani e vacanzieri, rivalutato da Marco Ferreri che in «Diario di un vizio» gli ha affidato la parte del protagonista, l'attore ha deciso per vari motivi di passare dietro la macchina da presa: «Mentre fai i film da attore - racconta provi spesso il desiderio di poter girare la scena nella maniera che hai in mente tu. Ma per farlo hai un solo modo: diventare regista. In Italia si tende sempre a tenere ben separati i ruoli di regista e di interprete: non c'è fantasia, se interpreti un certo tipo di pellicole sei condannato a ripetere sempre quello stesso genere di esperienze. E' anche per questo che ho deciso di mettermi in proprio». Girato completamente in inglese, ambientato in parte a Santo Domingo, costato due miliardi e mezzo, venduto in molti Paesi stranieri, arrivato in Italia direttamente in tv dopo aver saltato a pie pari il passaggio nelle sale cinematografiche, «Chicken Park» è un film particolarmente importante nella vita di Cala: «Quando ho avuto l'incidente che mi ha tenuto bloccato per un anno avevo appena finito le riprese, ma dovevo naturalmente occuparmi di tutte le altre fasi della lavorazione. Questo mi ha molto aiutato, il tempo è passato più veloce. Sono stato sulla sedia a rotelle per tre mesi e mi sono reso conto di che cosa vuol dire, in Italia, trovarsi in una condizione del genere. Per chi ha problemi di mobilità le nostre città sono assolutamente impossibili. Per montare il film ho dovuto farmi portare la moviola in una stanza d'albergo». La prima esperienza di regia è talmente piaciuta a Jerry Cala che a maggio sarà di nuovo sul set, per dirigere il secondo film prodotto dalla casa di produzione che ha fondato apposta, la «Garda Film». «Si chiamerà "I ragazzi della notte" - dice - e sarà completamente diverso da "Chicken Park": descriverò la gioventù degli Anni 90, prendendo la discoteca come punto di osservazione e raccontando tante storie che si intrecciano e si consumano nell'arco di una notte». [f. e] Jerry Cala

Persone citate: Armanini, Chicken Park, Ciccone, Demetra Hampton, Eggs, Jerry Cala, Marco Ferreri

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma, Santo Domingo