L'onestà non è un istinto

L'onestà none un istinto LA LETTERA DI O.d.B. L'onestà none un istinto GENTILE Signora C, la sua lettera ha una data recente, ma, non so, potrei averne ricevuto e pubblicato una simile in un passato prossimo e potrei riceverne e pubblicare una simile nel prossimo futuro. La mia casa è ormai piena di lettere evase o non evase, ci soffoco dentro perché sono ormai cinque anni che tengo questa rubrica postale, ma provo a rischiare di ripubblicare qualcosa di già saputo, perché lei abbozza anche una soluzione: «Cosa ne direbbe lei», mi scrive, infatti, gentile signora C, «se per eliminare l'evasione fiscale si procedesse cosi? Si dia a tutti la facoltà di detrarre tutte le spese sostenute (documentate) nella denuncia dei redditi. Tassare la rimanenza. Io credo che saremmo tutti invogliati a pretende- L'onnoun is està ne tinto re gli scontrini fiscali e le ricevute di ogni spesa piccola o grande che sia. Si arriverebbe in questo modo a far pagare il giusto a tutti secondo il proprio reddito. E' troppo semplice? La ringrazio per l'attenzione e spero in una sua risposta...». Gentile signora C. chissà perché vuole che il suo cognome resti un segreto tra lei e me, ma, insomma, so che non è anonima, e questo mi può anche bastare. Mi pare che lei nutra qualche illusione sulla natura umana. Per quanto ci si ritenga civilizzati e progrediti rispetto ai nostri antenati, noi conserviamo tenacemente certi istinti che dovrebbero essere scomparsi da molto tempo. A esempio, l'istinto della caccia per cui sopravvivono tra noi quelle anacronistiche figure che sono i cacciatori. E, anche se meno citato, l'istinto della fuga. Quello che porta a compiere dissennatezze per nascondersi e non essere beccati dai cacciatori. Difficile convincere predatori e preda a rinunciare a ripetere le tradizioni restate nel sangue. L'onestà non è un istinto, gentile signora C. E' una norma da conquistare. Oreste del Buono Preg. Sig. Del Buono, le scrive una casalinga madre di famiglia abituata da sempre a fare quadrare i conti di uno scarso bilancio familiare. Basta, non se ne può più di queste «manovre e manovrine» che, guarda caso, spremono ogni volta di più chi ha sempre pagato tutto il dovuto e ha sempre lavorato onestamente. L'unica «manovra» che dovrebbero fare urgentemente i nostri politici è quella del rientro di tutti i soldi di Tangentopoli che risanerebbero tutti i buchi dello Stato e ne avanzerebbe ancora. Non è giusto che chi ha sempre preso indebitamente soldi continui a goderseli... Anna C, Feletto

Persone citate: Anna C, Del Buono, Gentile Signora C., Oreste Del Buono

Luoghi citati: Feletto