Vassalli, nel mondo della pace governerà l'odio

Vassalli, nel mondo della pace governerà l'odio Nell'ultimo romanzo, lo scrittore «storico» fa un salto nel tempo tra naziskin e predatori di organi del 3012 Vassalli, nel mondo della pace governerà l'odio «Ma sono ottimista, la letteratura deve essere provocatoria» I EL mese di ottobre dell'anno duemilanovecentottantottesimo dell'Evo antico, in un sobborgo di una città I dell'Europa meridionale collocata in riva al verde mare Adriatico, da un Antonio Merlini medico dentista e dalla di lui consorte Ezzelina Birilli, casalinga, nacque un bambino di sesso maschile, cui fu imposto, non si sa perché, il nome di Antalo». Antalo ha una sorte fuori dal comune: attraversa la vita e il mondo, ma una vita e un mondo così come saranno fra mille anni. E un cantore narra il suo peregrinare e la sua fine nel 3012 dopo Cristo. Un viaggio terrificante e ironico, fantascientifico in apparenza, tra mostri post-atomici, ironici recuperi del passato, alla scoperta dell'odio quale motore del mondo. Il cantore è Sebastiano Vassalli, l'autore di La notte della cometa, L'oro del mondo, La chimera (premio Strega nel '90), Marco e Mattia e II Cigno. Un autore spesso definito, sbrigativamente, «storico», che si proietta nel futuro. Fantascienza? Proprio no, dice lui. Allora una trovata geniale? Nemmeno. Spiega Vassalli: «Non è una trovata d'ingegno, non c'entra proprio la fantascienza. Ho fatto un viaggio avanti perché lì, nel futuro, c'era l'unica cosa che non conosciamo: un periodo di pace». Il libro, 3012 (Einaudi editore) è uno straordinario, ironico, difficile viaggio in un mondo malamente sopravvissuto alla terza guerra mondiale. Sono esplose le atomiche e stanno nascendo i Ci-Acca (Changing Humanity), comunemente detti mostri, gente «senza naso, con tre o sei dita per mano, disgraziati con due teste, senza orecchie o senza naso». E fin dalle prime pa¬ gine ecco gli interrogativi del Nuovo Mondo: «E' giusto lasciarli nascere? E' giusto che si sposino? E' giusto che generino altri mostri?». Gas micidiali o delitti di strada risolvono il problema. 3012 di Vassalli è tutto meno che fantascienza. E' l'appropriarsi furtivo e astuto del presente per raccontarne - in un inestricabile annodarsi di pessimismo e ottimismo - i possibili sviluppi. C'è tutto in queste pagine: uomini che vivono nascosti mentre «cacciatori» di professione li braccano per estirparne gli oigani, in una società che promette vita eterna; memorie sarcastiche e commosse di un'Italia scomparsa, dove Fellinia raccoglie in sé Rimini, Riccione e la loro fauna. La storia di Antalo attraversa epoche, religioni, miti, sentimenti senza tempo. L'«eroe», il «Profeta» del libro va incontro a una fine fol¬ le, legata all'assurdità che è la Pace, l'assenza di odio. Forse - nella folle esistenza dei «blocchi» metropolitani del futuro - è inevitabile disfarsi di chi «non dà fastidio a nessuno». 3012 è la cronaca attualissima, terribilmente contemporanea dei vuoti di sentimento, così come di lungimiranza. E' una pioggia di ironia contenuta («L'Italia è ancora oggi uno dei Paesi dove si vive meglio e si lavora meno») e sfacciata (da «Forza Italia» a «Forza Figa»), dove viaggiano scioperanti e governanti, naziskin e vittime, poeti di marnerà e cacciatori impietosi. Insomma, Vassalli, lei è pessimista? «Direi proprio di no. Certo, ritengo che la pace non possa esistere. Ma allargare le braccia non basta. Ho scritto una fiaba, una fiaba che ci racconta il più taciuto dei sentimenti, l'odio, quello che fa sì che la storia vada in un certo modo». Ma la sua Storia sembra quella di Guido Ceronetti, tragica e punitiva. «Quando si tocca l'odio, la guerra, si va a parare sui grandi temi filosofici, Dio e la religione». Ma lei si sente pessimista? «No, affatto. Però se mi confronto con Ceronetti forse lo sono di più. Lui vede l'Apocalisse, io vedo una Apocalisse che dura millenni, vedo un divenire. Se la letteratura è autentica, il suo scopo è smuovere, far riflettere». Lei fa riflettere attraverso i fantasmi del futuro, gli orrori credibili del dopo-petrolio. «Io, dopo questo libro, mi scopro ottimista. Una volta si bruciavano le streghe, oggi ci sono altri modi. Qualcosa è cambiato». Marco Neiiotti «L'apocalisse non verrà in una data precisa: la scontiamo tuttii giorni» Lo scrittore Sebastiano Vassalli a giorni sarà in libreria: il suo romanzo «3012» (Einaudi)

Luoghi citati: Antalo, Europa, Italia, Riccione, Rimini