Fa arrestare il medico «Mi molesta » di Fulvio Milone

MISTERO MISTERO A LUCI ROSSE La polizia gli aveva teso una trappola dopo la denuncia della donna: licenziata perché ho detto no Fa arrestare il medico: «Mi molesta » Salerno, ma il giudice scarcera il prof essionista LSALERNO UI è Basilio Angrisani, 47 anni, un medico molto noto nella provincia salernitana, sposato e padre di due ragazzi. Lei è Marta A., di vent'anni più giovane, infermiera molto carina e fino a qualche tempo fa disoccupata. La loro storia ha contorni ancora indefiniti, farcita com'è di ingredienti boccacceschi ma anche di tanti punti ancora oscuri. Il professionista è stato arrestato due giorni fa a Nocera Inferiore, un comune a una ventina di chilometri da Salerno. Il motivo: avrebbe «punito» con il licenziamento la donna che si era rifiutata di accettare le sue avances. Ieri, però, ecco il colpo di scena: il dottor Angrisani è stato scarcerato su ordine del Gip per il quale «non sussistono gravi indizi di colpevo¬ lezza» nei confronti del medico. Ma chi è davvero Basilio Angrisani? Un ricco professionista in vena di avventure a ogni costo, oppure la vittima di una squallida messinscena, come sostengono i suoi avvocati? Tutto comincialo giorni ,fa, quando Marta si presenta al commissariato di polizia e racconta una storia inquietante; «La mia non è più vita - dice al funzionario -. Il medico che mi ha fatto assumere non mi lascia in pace. Pretende che stia con lui, e siccome mi sono rifiutata di cedere alle sue avances sono stata licenziata». La denuncia di Marta è molto grave. E il commissario, dopo avere ascoltato con attenzione, decide di preparare una trappola. Propone alla donna di fare da esca, di presentarsi cioè in casa del dottore con un registratore nascosto nella borsetta: «Chieda di essere riassunta, finga di essere disposta a tutto pur cu tornare a lavorare. Per il resto non si preoccupi: interverremo al momento giusto». Il piano scatta martedì sette marzo. Marta si presenta a casa del professionista. Gli agenti del commissariato sono appostati sul pianerottolo, e irrompono nell'appartamento dopo pochi minuti, appena sentono le grida della donna. Trovano Basilio Angrisani seminudo, nella stanza da bagno, e lo arrestano per tentata violenza carnale. In prigione, però, il medico ci resta solo per quarantott'ore. Il gip, infatti, ordina la scarcerazione. Perché? Primo: «Non sembrano sussistere gravi indizi di colpevo¬ lezza» a carico del dottore. Secondo: «L'arresto non è stato legittimamente eseguito perché manca la flagranza di reato». Terzo: «Non è giuridicamente rilevante la figura dell'agente provocatrice-persona offesa per un reato-come quello della violenza carnale, che richiede il chiaro e inequivoco dissenso della vittima». Basilio Angrisani, dunque, è libero di tornare a casa, anche se le indagini su di lui non finiscono qui. La versione dei fatti del medico è completamente diversa da quella di Marta e della stéssa polizia. Il suo avvocato, Antonio Sarno, spiega che la donna ha mentito spudoratamente, e che le accuse mosse dalla polizia si sono risolte in una bolla di sapone davanti al giudice: «La verità è che il dottor Angrisani è caduto dalle nuvole quando la signora gli è piombata in casa. Aveva appena finito di fare ginnastica, e si apprestava a fare una doccia prima di cambiarsi: ecco perché gli agenti lo hanno tro vato in deshabillé. Il mio cliente ha sentito parlare di quella donna una volta sola, un paio di mesi fa, quando le fu raccomandata da un amico al quale non poteva dire di no. L'ha fatta assumere in una cooperativa con un contratto a termine, e da allora non ha più avuto notizie di lei fino al 7 marzo, quando è stata organizzata quell'ignobile messinscena». Basilio Angrisani è infuriato. Appena uscito dal carcere ha querelato l'infermiera per calunnia. Fulvio Milone

Persone citate: Angrisani, Antonio Sarno, Basilio Angrisani

Luoghi citati: Marta, Nocera Inferiore, Salerno