Due eserciti sul piede di guerra

Due eserciti sul piede di guerra LA RESA DEI CONTI Due eserciti sul piede di guerra Così l'ex de marcia verso l'ultimo scisma AROMA L secondo piano per lo più deserto del vecchio palazzo di piazza del Gesù, ristrutturato nell'epoca di Arnaldo Forlahi, si vede circolare solo un Rdberto Formigoni indaffarato. E' lui che deve organizzare le truppe del segretario ed è preoccupato. Nell'aria ha già annusato odor di battaglia, l'atmosfera cioè di quella grande «bagarre» che accompagnerà il consiglio nazionale pp sabato prossimo all'hotel Ergife, che circonderà il grande evento dell'ultima scissione de. «Gli altri confida Formigoni - stanno preparando l'avanspettacolo. Porteranno pulmanns, claques e persone adatte a protestare, ad organizzare tafferugli. Noi dovremo presidiare tutto fin dal mattino». Eh sì, di scene come quelle che prevede Formigoni nella memoria storica dei partiti italiani se ne sono viste tante. Ogni scissione, come minimo, è finita a sediate in testa e ad insulti. E' sempre successo e succederà anche questa volta. Perchè, inutile nasconderlo, non c'è post-dc che non sia consapevole del fatto che sabato prossimo si consumerà l'ultimo scisma. Già adesso, alla vigilia dello scontro, i partiti sono due: quello di piazza del Gesù, ospitato nella vecchia sede; e quello di piazza di Sant'Andrea della Valle, dislocato negli uffici dell'Arel, l'associazione di Andreatta che ha dato i natali anche a Prodi. Sono due mondi diversi, costretti a coesistere per anni, che non si sono mai compresi, capiti. A piazza del Gesù Rocco Buttiglione è chiuso nella sua stanza. Fa gli ultimi piani di guerra prima della grande battaglia di sabato, quella che deciderà chi se ne dovrà andare dal ppi, se dovrà esser lui a traslocare o Rosy Bindi. Il segretario dei popolari ormai non vuole più tornare indietro. Annuncia che quell'alleanza del Centro-destra scelta per le regionali, verrà buona anche per le politiche, quando saranno. Paura di perdere? Neanche a parlarne. «Marini è decisivo? Se è d'accordo con noi bene - spiega Buttiglione a Bruno Vespa -, altrimenti vinciamo lo stesso». Formigoni, invece, entra più nel dettaglio dei numeri. «Dicono che Franco Marini è l'ago della bilancia? Non è così - spiega il fido scudiero del segretario -: Buttiglione la maggioranza ce l'ha con o senza Marini. Se Franco starà con noi avremo una quindicina di voti più degli altri; se starà dall'altra parte, fa lo slesso, dovremmo vincere noi con un un margine di 6-7 voti». Ma visto che non vale la pena di sfidare troppo la sorte, Buttiglione una chiacchierata con l'ex-segre- tario Cisl se la fa. Ma da quel colloquio il «filosofo» non tira fuori nulla, a Marini quell'alleanza con An non piace. Dopo il colloquio, l'exsindacalista - che ancora si sente in questo ppi - si barrica nella sua stanza per escogitare l'ultima impossibile mediazione insieme all'uomo che è diventato il depositario del vecchio lessico democristian-meridionale, Giuseppe Gargano E Buttiglione? Lui va avanti. Il personaggio può anche sembrare «ondivago», ma quando parte per una crociata nessuno lo ferma. «Rocco - spiega il giovane Panetta - è uomo di fede e il suo agire politico è legato alla fede». Come dire: l'itinerario del «filosofo» dei popolari può essere tortuoso, ma la direzione è stata sempre la stessa. E adesso che è giunto alla meta, nessuno potrà convincerlo a tornare indietro. Così Buttiglione trascorre la giornata tra un "contatto" 01tretevere per calmare gli alti prelati, che gli sono sì vicini, ma non vogliono essere tirati direttamente in ballu nella contesa dei popolari, e .una telefonata a qualche esponente di primo piano del grande fratello tedesco, di quella Cdu di Helmut Kohl a cui il segretario del Ppi si ispira. Il tutto fatto con con il viso trasognato di tutti i giorni e quell'aria apparentemente stanca che lo accompagna sempre. Perchè Buttiglione è il tipo che la scissione potrebbe negarla anche quando si è consumata. Non per nulla alla Svevo, per tanti anni delegata femminile della de, che gli chiede sulle scale di piazza del Gesù se sabato «ci sarà un parto gmellare?», Buttiglione risponde con tutta tranquillità: «Non saranno due gemelli, non ci sarà nessuna scissione. Sarà un unico bimbo, ma molto più forte». Il segretario è fatto cdsì: nessuna cosa lo turba, nessuna cosa lo emoziana, neanche quei «fax» di incorraggiamento che gli portano gli uomini del suo «staff». Altri «fax», invece, sono la speranza del partito di sant'Andra della Valle. Mattarella, la Bindi, Elia appartengono davvero alla democrazia dei «fax». Giovanni Bianchi quei dispacci di sostegno li agita come medaglie al merito. In quel palazzo il nome Buttiglione è ormai paragonato ad un insulto, mentre Romano Prodi è diventato una delle sette meraviglie del mondo. In quel palazzo Berlusconi è il diavolo, mentre D'Alema è diventato un santo. Anche qui si hanno "contatti" con i vescovi amici, per chiedere a tutti segni di amicizia o un minimo di neutralità. Anche qui si fanno i conti. Mattarella prevede di vincere la battaglia contro il segretario con «sette voti in più». Ma era lo stesso che alla vigilia del congresso scommetteva che Buttiglione non aveva i voti per essere eletto. Augusto Minzolini Formigoni: «Al consiglio generale i nostri avversari porteranno l'avanspettacolo Vinceremo anche senza i voti dell'ex sindacalista Marini» La Cei evita ogni commento La Caritas: attenti i a non penalizzare i poveri Il cardinale di Bologna Biffi elogia Romano Prodi «padre di famiglia cristiano» La Cei evita ogni commento La Caritas: attenti i a non penalizzare i poveri boni. E sempre in prima pagina, due interviste, una al segretario e una al presidente del Ppi Giovanni Bianchi, uno dei capi della sinistra interna. lina straordinaria prudenza confermata da monsignor Francesco Ceriotti, portavoce della Cei: «Finora non c'è nes¬ segretarioombra della de, fu decisivo nella designazione di Mino Martinazzoli a segretario e poi nella «benedizione» del Partito popolare che nasceva come tentativo di tenere uniti i cattolici. «Ora si può dire - racconta Francesco D'Onofrio, uno dei leader del Ccd - quando :;;>',>s;, Piazza San Pietro: in Vaticano bocche cucite sulla «svolta» del ppi di Buttiglione Il cardinale di Bologna Biffi elogia Romano Prodi «padre di famiglia cristiano» Un'immagine di tafferugli fra politici: nella seconda Repubblica le zuffe per ragioni legate all'attività politica finora sono state frequenti, come pure la minaccia di scatenarle Piazza San Pietro: in Vaticano bocche cucite sulla «svolta» del ppi di Buttiglione

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