Lira, è presto per il «conto»

Lira, è presto per il «conto» Lira, è presto per il «conto» mantenuta anche dopo la caduta di venerdì scorso. Il combattimento, infatti, continua e, almeno per ora, sarà bene attenderne l'epilogo, quando e se mai ci sarà. Non c'è dubbio che il marco tedesco sia oggi la moneta più forte della Terra. Assai più del dollaro, impegnato su tutti i fronti, di guerra e di pace, più dello yen giapponese, negli ultimi anni portato a strafare dopo i suoi successi. La Germania, così, cinquant'anni dopo, con la sua moneta, corona la rivincita economica che si è presa sulla sconfitta militare del 1945. Noi continueremo, intanto, ad allarmare il pubblico, parlando di lira che crolla e di fughe di capitali all'estero, tralasciando i particolari. Per esempio: che i 6600 miliardi di lire «fuggiti» in gennaio sono il saldo mensile di un movimento di capitali che nel 1994 ha interessato quasi 5 milioni di miliardi di lire (per l'esattezza 4 milioni 846 mila miliardi di lire), tra entrate e uscite, sia pure in gran parte per operazioni a breve e brevissimo termine. E' vero che nell'ultimo trimestre '94 c'era stato un saldo attivo, per noi, di 6680 miliardi, quasi tutto assorbito da quel passivo di gennaio. Un accenno d'inquietudine, quindi, gennaio '95 l'ha portato, ma non tale da dover suonare a morto le campane. «Lira travolta, massacrata, al tappeto. Sono alcuni dei titoli che annunciavano, sui giornali di martedì 27 febbraio, la sorte della nostra moneta. Si era aperta la seconda settimana di «combattimenti» (per rimanere nel campo sportivo, e in particolare del pugilato), nel torneo mondiale seguito al disastro del Messico. Se, allora, avessi obbedito all'istinto che mi consigliava di chiudere gli occhi, di fronte a tanto disastro, e li avessi riaperti due giorni dopo, per.contare i caduti, la sorpresa sarebbe stata, non solo lieta, ma sbalorditiva. Che ne dice? Giovanna M. - Avigliana (Torino) ~w~f\NA perdita dell'8 per cento, diciamo pure del 10, in un mese (cambi della lira con il marco dal 31 gennaio al 27 febbraio), ! non meritava una condanna definitiva. Tra i pochi cauti, c'è I stato il nostro Alfredo Recanatesi a ritenere che, dopo l'atter\s I ramento, la lira si sarebbe rialzata, con la constatazione («La Stampa», sabato 25 febbraio) che «nei cambi a termine di sei mesi il marco era scambiato contro lira a un livello inferiore alla quotazione per contanti». La cautela nel giudicare il momento, secondo me, va Il valore del mattone sale con l'inflazione? Quanto c'era in deposito sul vecchio libretto?

Persone citate: Alfredo Recanatesi

Luoghi citati: Avigliana, Germania, Messico, Torino