AERONAUTICA«Quell'aereo fatto con gli avanzi»

AERONAUTICA AERONAUTICA Quell'aereo fatto con gli avanzi // «737», una storia felice e non ancora finita l'origine del «miracolo 737». Il B-737-300, impostato nell'81 e presentato nell'84, è nello stesso tempo il vecchio aereo e un aereo totalmente diverso; conserva la stessa fusoliera, stessa disposizione interna, la stessa flessibilità operativa, ma ha un'avionica completamente nuova, è costruito con molti materiali innovativi, è più lungo (circa 130 passeggeri), ha ali di nuovo disegno, maggiore autonomia; e soprattutto motori diversi, i Cfm 56 della società franco-americana Snecma. Sono motori cosiddetti «a doppio flusso», nei quali cioè i gas caldi espulsi ad alta velocità per dare la spinta sono mescolati con un flusso d'aria a velocità più bassa generato dal «fan», la grande ventola posta anteriormente al motore; in questo modo il rumore è drasticamente ridotto. Siccome però i motori a doppio flusso sono necessariamente più tondi e ingombranti dei vecchi reattori classici, è stato necessario agganciarli alle ali con dei piloni e adottare un carrello più alto. E' così cambiato radicalmente l'aspetto dei velivoli. Da questo punto in avanti le modifiche sono continuate senza sosta per adattare il velivolo (di volta in volta accorciandolo o allungandolo, aumentando o riducendo il peso massimo al decollo, variando il raggio d'azione) alle richieste del i mercato. Le varianti sono giunte (per il momento) alla versione numero otto, il 737-800. per cui potè essere adottato un carrello dalle gambe molto corte e la fusoliera risultò molto bassa per facilitare le operazione di carico di bagagli e merci. Quando nell'aprile del '76 il nuovo aereo compì il primo volo mancavano appena nove mesi alla consegna alla Lufthansa. La prima versione dell'aereo, denominata B737100, non si rivelò particolarmente brillante, con notevoli problemi di resistenza aerodinamica data la sua forma piuttosto tozza; tanto che si dovettero fare subito notevoli modifiche, che diedero origine al modello «200». E' questa la versione che ha fatto le basi della fortuna del «brutto ana¬ troccolo», venduta in tutto il mondo, tuttora in servizio con molte compagnie grandi e piccole. Fu fatta anche una versione speciale per le piste semipreparate del Terzo Mondo, dotata tra l'altro di un sistema a getto d'aria per impedire che le prese d'aria dei motori ingoiassero terra e sassi. Nel 1982 erano già stati stati raggiunti i mille ordini, surclassando ambedue i rivali. Poteva essere un traguardo finale di tutto rispetto per un velivolo concepito così frettolosamente; d'altra parte l'aereo, così com'era, denunciava ormai chiari limiti; in particolare i motori avevano consumi eccessivi e un livello di rumorosità non più accettato dalle popolazioni abitanti intorno agli aeroporti. Ma la Boeing, che nel frattempo aveva investito massicciamente nel B747 «Jumbo», nel B-757 e nel B-767, non era pronta per il lancio di un nuovo modello e preferì aggiornare quello vecchio. Questa decisione è al¬