Perizia su Cerciello 400 milioni in quadri

Perizia su Cerciello 400 milioni in quadri Continua a Brescia il processo al generale Gdf Perizia su Cerciello 400 milioni in quadri BRESCIA. E' proseguito ieri al tribunale di Brescia, presieduto dal dottor Pallini, il processo al generale della Guardia di Finanza Cerciello e ad altri imputati. Alcuni di questi, tra i quali il colonnello Carlo Capitanucci, hanno confermato di avvalersi della facoltà di non rispondere. Quindi non si presenteranno al dibattimento. Il collegio giudicante ha, invece, sentito i consulenti tecnici incaricati delle perizie sul patrimonio del generale Cerciello. Si tratta di due esperti d'arte e di oggetti di antiquariato, Rossana Bossagno e Franco Bartolozzi. Il generale Cerciello, a quanto è stato riferito, è proprietario di una abitazione a Firenze di circa 100 metri quadri in una zona periferica, il cui valore è stato stimato intorno ai 250 milioni di lire. In questo appartamento si trovano oggetti d'arte e mobili per un valore stimato dai consulenti tecnici in 310 milioni di lire. Inoltre il generale aveva la disponibilità di un appartamento non di sua proprietà a Roma, nel quale erano contenuti oggetti d'arte e di antiquariato per un valore stimato sul centinaio di milioni. Secondo i periti i pezzi più pregiati sono un quadro, un'Adorazione dei Magi del XVI secolo, che ha un valore di circa 40 milioni di lire, e una tela di Annigoni, rappresentante un paesaggio, il cui valore è stimato sulla ventina di milioni di lire. Cerciello risulta inoltre proprietario di tre ritratti, sempre eseguiti dal pittore Annigoni, il cui valore complessivo è stimato in 30 milioni di lire. Per quanto riguarda gli altri oggetti non vi sarebbero elementi di particolare valore. Ir. i.]

Luoghi citati: Brescia, Firenze, Roma