De Lorenzo, un conto da 1900 miliardi

c c c c Tangenti sanità, la Corte dei Conti ha stabilito i danni provocati dall'ex ministro De Lorenzo, un conto da 1900 miliardi Sequestrati tutti i suoi beni: case, terreni e risparmi NAPOLI. Ha conosciuto il carcere, la rabbia e gli insulti della gente, il banco degli imputati nell'aula dove i giudici lo stanno processando. Ma per Francesco De Lorenzo i guai non sono finiti. Prima ancora che il tribunale emetta il suo verdetto, lo Stato ha già preparato il conto. La gestione della Sanità durante gli anni in cui i prezzi dei medicinali salivano grazie al sistema delle mazzette, è costata alla collettività 1900 miliardi. E se sarà condannato, l'ex ministro dovrà pagare di tasca propria il danno provocato alle casse dell'erario. Nel frattempo, tutti i suoi beni, le case, i terreni, gli stipendi e le indennità percepiti come professore universitario, sono sotto sequestro. A decidere il «congelamento» del patrimonio - De Lorenzo potrà continuare ad usare e godere i frutti dei suoi beni, ma non potrà venderli - è stata la Corte dei conti che ha accolto la richiesta avanzata nel giugno scorso dal procuratore regionale del Lazio, ridimensionando però il calcolo dei danni fatto all'epoca e fissato allora alla cifra stratosferica di 15 mila miliardi. Ma l'ex ministro non è il solo a dover rispondere degli sprechi: nel mirino ci sono tutti quelli, superfunzionari e illustri clinici, che secondo l'accusa costituirono un sodalizio basato sulla spartizione delle tangenti. Il sequestro conservativo è stato disposto infatti anche per l'ex direttore generale del servizio farmaceutico del ministero, Duilio Poggiolini, per l'ex direttore dell'Istituto Superiore di Sanità, Antonio Manzoli, per l'ex se- gretario del ministro, Giovanni Marone, e per gli ex componenti del Cip-Farmaci Francesco Balsano, Antonio Boccia, Antonio Brenna, Elio Guido Rondanelli. Nella lista compilata dalla magistratura contabile per De Lorenzo ci sono venti immobili, ville e appartamenti a Napoli, Anacapri, in Calabria; 23 terreni in gran parte ereditati dall'ex ministro e quasi tutti in Comuni calabresi. Ma ci sono anche le retribuzioni corrisposte dall'Università per il suo incarico di docente, e l'indennità di buona uscita Inpdap. Paradossalmente, è il Re Mida della Sanità, Duilio Poggiolini, quello che nascondeva un tesoro in cassaforte, il più «povero» della compagnia, almeno sulla carta: a lui hanno sequestrato solo una quota (il 50 per cento) della proprietà di un immobile a Norcia, in provincia di Perugia. La nuova tegola ha amareggiato l'ex ministro che, attraverso il suo avvocato Arturo Frqjo, non rinuncia alla replica: «I giudici dimenticano che i metodi e i criteri che hanno portato all'aumento dei prezzi di alcuni farmaci sono stati approvati dal Parlamento. E il Parlamento stesso raccomandava la revisione del prezzo per i farmaci delle fasce più basse». La difesa cerca conforto anche nelle valutazioni dell'ex ministro del Bilancio Pagliarini che «in sede di previsione di spesa per la Finanziaria del '94 ha già indicato che il prezzo dei farmaci in Italia è il più basso d'Europa». Non la pensa così la Corte dei conti. L'ordinanza di sequestro fa riferimento alle conclusioni del procuratore del Lazio, secondo il quale vi era un «alto margine discrezionale» nella determinazione dei prezzi dei farmaci. Per l'accusa, un «perverso meccanismo di interessi incrociati» ha procurato un danno erariale di oltre 15 mila miliardi dal 1933 al 1992, ovvero negli anni in cui Francesco De Lorenzo è stato prima sottosegretario (dall'83 all'86) e poi ministro della Sanità (dall'89 al '92), e Duilio Poggiolini rivestiva l'incarico di direttore generale. Ma per la Corte dei conti quel calcolo - 0 15 per cento della spesa farmaceutica ammontantea 101.179.000.000-è sbagliato in eccesso. Il periodo in cui furono commessi gli illeciti, dicono invece i giudici, va ristretto a quando De Lorenzo resse le sorti del dicastero della Sanità. Mariella Cirillo I TESORI SEQUESTRATI DE LORENZO IMMOBILI 4 APPARTAMENTI VIA MANZONI A NAPOLI 1 APPARTAMENTO VIA PIETRA VALLE A ROMA 5 APPARTAMENTI AD ANACAPRI [3 IN COMPROPRIETÀ'] 4 APPARTAMENTI AD ACQUARO [CT] 4 APPARTAMENTI A ROSARNO [RC] 2 APPARTAMENTI IN VIA STAZIO A NAPOLI TERRENI 2 ADACQUARO 2 A NICOTERA 5 A LAMEZIA TERME 8 AD ANACAPRI c c c c c c c c 2 A DINAURI [O] 4 A GIOIA TAURO POGGIOLINI 50% DI UN IMMOBILE SITO A NORCIA [PG] SOMME DOVUTEGLI DAL MINISTERO DELLA SANITÀ', DALL'UNIVERSITÀ' LA SAPIENZA DI ROMA, DALLA DIR. PROV. DEL TESORO, DALL'IMPDAP.