Studentessa salva dal coma l'amore che aveva respinto

Salerno: lo ha vegliato 10 notti dopo che lui aveva tentato il suicidio Salerno: lo ha vegliato 10 notti dopo che lui aveva tentato il suicidio Studentessa salva dal coma Paniere che aveva respinto SALERNO NOSTRO SERVIZIO Lui ha 18 anni, lei 17. Stessa scuola, stasso giro di amicizie. Gianluca è innamorato cotto, Micaela non lo ama. Ad una festa il ragazzo si dichiara, timidamente, come per togliersi un peso. Sa che la bella ragazza bionda, padrona dei suoi pensieri di adolescente, non ci starà. Dà la colpa, da sempre, ad una piccola menomazione fisica, una infermità permanente ad un braccio. Lotta per un mese contro se stesso, poi decide di suicidarsi. Dieci giorni fa Gianluca Marcigliano, studente di un istituto tecnico a Gramola, nella Piana di Paestum a Sud della provincia di Salerno, si impicca nel garage della sua abitazione. Lo trova, ancora in vita, privo di conoscenza, il fratello maggiore Giacomo. Lo sorregge mentre il suo corpo è penzoloni nel vuoto. Appena in tempo. Il ragazzo viene portato in ospedale, è in coma. Per i medici la situazione clinica è disperata. Solo la Tac alimenta una tenue speranza: non risultano lesioni al cervello e alle vertebre cervicali. Ma il coma può diventare irreversibile da un momento all'altro. Micaela D'Alessio, 17 anni, studentessa dolio stesso istituto, ò disperata. Non avrebbe mai immaginato che Gianluca sarebbe arrivato a tanto. Non lo ama, ma e molto legata al suo amico. Si lancia in un'impresa disperata. L'unica possibilità di strapparlo al coma e alla morte diventa una terapia di gruppo, e nel gruppo lei vuole esserci. Insieme a familiari, alla mamma Silvana, al fratello Giacomo, ai medici del reparto di rianimazione dell'ospedale di Eboli, insieme a don Fernando Sparano, parroco e psicologo, Micaela si trasferisce in corsia. Rimane accanto a Gianluca la mattina e la sera, fa i turni con gli altri dell'equipe. Lo vede immobile, intubato, con gli occhi chiusi, per dieci intermina¬ bili e drammatici giorni. Poi, ieri, è proprio lei la testimone diretta dell'incredibile e insperata «resurrezione». La sua mano tiene quella del ragazzo che aveva respinto. Sente all'improvviso che lui le stringe un dito. Poi un piccolo movimento del capo, e Gianluca farfuglia qualche parola incomprensibile. C'è stupore nella stanzetta buia dell'ospedale, poi ecco lacrime di gioia. 11 ragazzo si è risvegliato, i medici intervengono, ma non interrompono quel flusso vitale che lega i due ragazzi attraverso le mani. Gianluca deglutisce e apre gli occhi riconoscendo Micaela. «Ci sei anche tu qui...», sono queste le sue prime parole dopo dieci giorni di coma profondo. Poi richiude gli occhi e si riaddormenta, ma stavolta di un sonno sereno e rasserenante per tutti, per il gruppo che lo ha aiutato, per i medici, i familiari e anche per Micaela, che dall'incubo è passata ad una realtà che ha fatto svanire ogni senso di colpa. «L'ho fatto per lui, non si può morire così a 18 anni»: ha voluto parlare solo con i suoi compagni di solidarietà, quelli che l'avevano aiutata e sorretta nei momenti drammatici seguiti al gesto del suicidio. Micaela tornerà ora in ospedale per continuare la terapia, che secondo il parere dei sanitari adesso sarà difficile, ma meno complicata. La prognosi resta riservata, ma l'ottimismo ha conquistato l'equipe. E soprattutto ha scacciato via tanti ricordi. Persino quello di una giornata particolare, il 28 gennaio scorso, 18° compleanno di Gianluca. Fu allora che il ragazzo confessò il suo amore a Micaela. Nei dieci giorni di coma un biglietto era stato trovato nel suo diario dal fratello. C'era scritto il suo dramma per un amore negato. Con il nome della ragazza che lo aveva respinto ma che poi lo ha restituito alla vita: Micaela. Paolo Russo Lui 18 anni, lei 17 Una «cotta» nata sui banchi di scuola Poi la delusione Soccorso dal fratello Amici e parenti si sono alternati al suo capezzale «Gli tenevo la mano quando si è svegliato Mi ha guardata stupito e poi ha sorriso» A Salerno una studentessa di 17 anni ha salvato dal coma il ragazzo che aveva rifiutato e che per questo aveva tentato il suicidio

Persone citate: Fernando Sparano, Gianluca Marcigliano, Gramola, Micaela D'alessio, Paolo Russo

Luoghi citati: Salerno