Tangenti francesi «Nuove accuse a Cales»

Tangenti francesi Tangenti francesi Nuove accuse a Claes BRUXELLES. Il nome del segretario generale della Nato Willy Claes è stato tirato in ballo dalla stampa belga in un giro di tangenti di oltre tre miliardi di lire che l'azienda francese Dassault avrebbe pagato per agevolare contratti con l'aeronautica militare. Nel 1989, all'epoca dei fatti, Claes, esponente del partito socialista fiammingo (sp), era ministro dell'Economia e spettava a lui, insieme al collega della Difesa, dare il via libera ai contratti. Sia Le soir, sia La libre Belgique, riferendosi a fonti investigative, attribuiscono le tangenti ad un affare riguardante l'ammodernamento di aerei F-16 e Mirage affidato all'azienda francese. In un primo momento la stampa ha attribuito le mazzette ad un'altra ditta francese, la «Aérospatiale» che voleva vincere un appalto per la fornitura di 46 elicotteri all'esercito belga. L'ipotesi è stata scartata perché l'appalto è stato vinto dall'italiana Agusta che è stata poi accusata di aver versato tangenti al partito socialista nel 1988. Anche quest'operazione è stata avallata da Claes come ministro dell'Economia. A sospettare versamenti di tangenti prima al partito socialista francofono è poi al fiammingo, gli inquirenti sono arrivati indagando sull'assassinio del leader del ps vallone André Cools, ex vicepremier, avvenuto nel luglio 1991 a Liegi. Claes ha ribadito di «non avere alcuna intenzione» di dimettersi dalla sua carica. In visita a Ottawa, ha detto alla televisione e a Radio Canada: «Non ho alcuna intenzione di farlo (dimettermi, ndr). So pochissimo su queste domande a parte quanto c'è in alcuni giornali». [Ansa]

Persone citate: André, Claes Bruxelles, Cools, Dassault, Willy Claes

Luoghi citati: Ottawa