I sindacati «E' un atto irresponsabile»

I sindacati I sindacati «E' un atto irresponsabile» ROMA. La decisione del Polo di votare contro la manovra è stata duramente criticata dai sindacati. Per il segretario generale della Cisl, Sergio D'Antoni «e un atto di irresponsabilità che avrà conseguenze molto negative sui mercati, sull'economia e sulla parte più debole della società». «Chi ha preso questa decisione - ha osservato il leader della Cisl - se ne assumerà la responsabilità davanti al Paese». A proposito delle conseguenze che la decisione del Polo potrà avere sul negoziato in corso per la riforma del sistema previdenziale, D'Antoni ha dotto che «il sindacato è disponibile alla trattativa» ma «certamente questo irrigidimento cambia le carte in tavola perché non si vuole con^ sentire a Dini di condurre in porto il suo programma». «A questo punto - ha concluso il segretario generalo della Cisl - il governo deve verificare la sua maggioranza in Parlamento». Per il segretario confederale della Cgil, Walter Cerfeda «è puro sciacallaggio piegare a puri fini elettorali lo vicende economiche di un Paese in crisi». «Speriamo che lo faccia inconsapevolmente ha affermato Cerfeda - ma Berlusconi sta spingendo l'Italia verso esperienze, come la Repubblica di Weimar, che fanno parto dello pagine nere della storia dei popoli». «Continuare a speculare sul nostro Paese - ha aggiunto - incita una permanente destabilizzazione che viene pagata con svalutazione e inflazione. E chi ne paga le conseguenze sono lavoratori e pensionati in prima battuta». Per il segretario generale del sindacato pensionati Spi-Cgil, Raffaele Minelli, «il Polo della irresponsabilità ancora una volta è contro gli interessi generali del Paese o in particolare dei ceti più deboli. Solo in questo modo - a parere di Minelli - ò possibile interpretare !a spregiudicata manovra sulle misure in discissione da tutti consideralo indispensabili, anche so in varie pani certamente da emendare». |Ans;i]

Persone citate: Berlusconi, Cerfeda, D'antoni, Dini, Minelli, Raffaele Minelli, Sergio D'antoni, Walter Cerfeda

Luoghi citati: Italia, Roma, Weimar