Il mio nome è Spagna canto per la mamma

Il mio nome è Spagna canto per la mamma Dopo Sanremo andrà a «Papaveri e Papere» Il mio nome è Spagna canto per la mamma MILANO. Da misteriosa protagonista della discomusic europea a reginetta di Sanremo. Nel gran circo umanoide del Festival Ivana Spagna, a sorpresa terza classificata con la whamiana «Gente come noi», è stata protagonista dello spot più favolistico; le sue lacrime di felicità hanno paralizzato per uri istante la catena di distribuzione dei premi e la dedica alla mamma è suonata irreale in un mondo dove la competizione si fa sempre più dura. Al telefono la sua voce trasuda felicità ed emozione ancora giorni dopo il Fatto, mentre esce tempestivo l'album «Siamo in due», il suo primo in italiano dopo diciotto buoni anni di carriera: a parte, la versione nella nostra lingua del disneyano «Re Leone», che è stata un utile prologo all'exploit sanremese. Come mai una dedica così accorata alla mamma? E' malata? «No no, sta bene. Però abbiamo un rapporto speciale. Le telefonavo a casa e le dicevo: "Dimmi una preghiera alle 5, quando ho le prove", "Dimmi una preghiera alle 10, quando canto". Siamo una famiglia unitissima. Pensi che ancora adesso metto nel caffè un grande cucchiaino di zucchero e tre piccoli: uno per mia madre, uno per mio padre, uno per mio fratello. Purtroppo non c'è più mio padre che ha fatto tanto per la mia carriera, è morto nell'87 però ha potuto almeno vedermi vincere due Festivalbar. Pensi che ho voluto lavorare con il solo cognome proprio in omaggio a lui: a Borghetto di Valeggio Sul Mincio dove sono cresciuta lo chiamavano tutti ! Ivana Spagna Spagna e basta. Lavorava in un caseificio, tornava stanco la sera e mi portava con un'auto scassata a Verona a studiare canto e pianoforte da un maestro. E mi trascinava da bambina a cantare nei concorsi, ricordo che ci portavamo il pranzo da casa perché non potevamo neanche permetterci una trattoria. Ai miei familiari ho dedicato "Davanti agli occhi miei", il primo brano di quest'album, che fa "Ci son cose che il cuore non scorderà mai/ Storie che fan parte di noi/ Emozioni più forti del tempo che va/ Che nessuno ci toglierà/ E senti la voce di chi non c'è/ Senti che cammina con te"». Perché solo adesso si è decisa a cantare in italiano? «Dopo tanti anni d'inglese, non sapevo se ne sarei stata capace». Lei ha venduto milioni di dischi in inglese. «Forse mi ignoravano per dispetto, perché cantavo in inglese. Ma io ho sempre detto a tutti che sono italiana». Che studi ha fatto? «Sono perito aziendale: non c'entra niente con il mio lavoro, ma almeno ho imparato l'inglese che mi è tanto servito». E adesso che cosa succede? «Farò moltissima promozione, debbo tornare da Baudo per "Papaveri e papere", sono stanchissima, però mi dico sempre: "Non lamentarti, Ivana. Ringrazia"». Terrà concerti? «Ho fatto un primo tour l'estate scorsa. All'estero non ho mai cantato dal vivo. Però, quest'anno da giugno mi lancio, in italiano e nel mio Paese». [m. ven.] Ivana Spagna

Persone citate: Baudo, Ivana Spagna, Re Leone

Luoghi citati: Borghetto, Milano, Sanremo, Spagna, Valeggio Sul Mincio, Verona