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Gli avvocati: «Non è una sentenza: il senatore è innocente e gli atti lo dimostrano» Gli avvocati: «Non è una sentenza: il senatore è innocente e gli atti lo dimostrano» Le urla della madre «Era un angelo» Gli inquirenti: forse una vendetta trasversale v inavvicinabile, protetto dai «depistaggi» dei suoi collaboratori, che ormai non dicono più di riprovare più tardi, ma rinviano all'indomani. La signora Enea, mitica segretaria di quarant'anni di potere andreottiano, oggi «in pensione», commenta da casa sua: «Ci sarà un processo? Sarà un'occasione per fare chiarezza una volta per tutte». Claudio Vitalone - il «fedelissimo» che Vittorio Sbardella dipinse come il ministro della Giu¬ La signora Enea, fedele segretaria del senatore a vita e Claudio Vitalone, uno dei «fedelissimi» di Andreotti stizia del mondo andreottiano, indagato insieme al suo «leader» di quando c'era la de nell'inchiesta sull'omicidio Pecorelli, che ha molti punti di contatto con quella palermitana - dice di non averlo sentito. Ma .non si sorprende della sorpresa del senatore a vita: «Era convinto di un esito diverso, perché ha la certezza morale della propria innocenza. I provvedimenti giudiziari vanno rispettati, e se non si condividono bisogna rispondere nelle sedi proprie. Per Andreotti, adesso, si apre questa prospettiva, e l'affronterà con la consueta serenità. L'unico rammarico è che la data del processo è lontana...». Vitalone una /olta disse di temere che Andreotti potesse non resistere fisicamente al processo. Lo pensa ancora? E' per questo che si rammarica dei sette mesi di attesa? «Io questa preoccupazione ce l'ho sempre». Giovanni Bianconi In basso, un sacerdote impartisce la benedizione al cadavere del nipote di Contorno. A fianco, la disperazione dei familiari della vittima dopo l'agguato di ieri mattina a Palermo