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« DIPLOMAZIA Replica alle accuse americane sulle armi piazzate nel Golfo « i missili? Contro Israele » Teheran: minaccia di bombardarci TEHERAN. Sarebbero stati piazzati sull'isolotto di Sirri, uno dei bastioni dei «pasdaran» nei primi anni della rivoluzione khomeinista, i missili anti-aerei Hawk che l'Iran secondo quanto annunciato due giorni fa dagli Stati Uniti e confermato implicitamente ieri da Teheran - ha schierato lungo le rotte del petrolio all'imboccatura dello stretto di Hormuz. Fonti diplomatiche e militari del Golfo hanno dichiarato che alcune rampe di lancio sono state collocate lo scorso mese su Sirri e Abu Mussa, un'altra isola vicina che l'Iran controlla assieme agli Emirati Arabi Uniti. Secondo le stesse fonti, la mossa di Teheran è significativa e molto preoccupante. «Sirri dista solo 80 chilometri dal territorio iraniano e 120 da Hormuz - ha detto un esperto militare - ora l'Iran dispone di missili anti-aerei sui due versanti dello stretto». Dopo una prima, allarmata presa di posizione del Pentagono, il presidente Bill Clinton ha minimizzato affermando che per il momento non è il caso di preoccuparsi troppo. «Gli americani non sono affatto contenti di questa iniziativa, tanto meno lo sono i loro alleati sauditi, per motivi che sono facilmente intuibili», ha detto una fonte diplomatica del Golfo. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano ha spiegato che i missili in realtà rap¬ presentano una «naturale difesa antiaerea» contro le minacce israeliane di bombardare una centrale nucleare iraniana. «Ci meraviglia - ha aggiunto - che gli Stati Uniti facciano tanto chiasso per una cosa normale. Forse hanno dimenticato che il regime sionista ha detto molto chiaramen¬ te che ha intenzione di colpire l'Iran». Radio Teheran ieri ha anche replicato che il regime di Teheran «non è un pericolo per nessuno e che certe dichiarazioni sono dirette soltanto a creare tensione tra l'Iran e i paesi arabi del Golfo Persico». [Ansa] Un missile antiaereo «Hawk»