Caccia, i verdi sparano alla legge

Caccio, i verdi sparano alla legge I consiglieri contro l'assessore regionale: se non tratta sarà ostruzionismo Caccio, i verdi sparano alla legge Norme troppo permissive, pronti 1500 emendamenti Ostruzionismo. Sull'approvazione della nuova legge regionale sulla caccia, il cui esame è previsto a partire da sabato a Palazzo Lascaris, pesa la spada di Damocle di 1500 emendamenti (1200 pronti, trecento in fase di elaborazione). «Chiederemo di discuterli e votarli uno per uno. Lo stesso faremo con gli articoli della legge. Se la maggioranza non scende a patti ci saranno almeno 50 ore di dibattito». Walter Giuliano parla a nome di tutti e tre i «verdi» eletti in Regione. La battaglia contro la caccia li ha, per una volta, riunificati. Ci sono tre giorni per trattare. E si tratterà. L'assessore all'Agricoltura, il pidiessino Lido Riba, ha infatti promesso l'apertura di un «tavolo»: «Mi incontrerò - spiega con chi non vuole questa legge per cercare una soluzione». Si comincia oggi stesso. Riba parte dalla difesa di quella che definisce «una delle leggi più ambientaliste in materia venatoria presentate in Italia. Un punto su tutti: la limitazione delle specie cacciabili è ferrea. In Piemonte è previsto che siano 35 mentre la legge nazionale ne ha individuate 57. Per questo motivo è probabile che le associazioni venatorie, per mezzo di alcuni consiglieri, presentino decine di emendamenti». Ma se dal fronte delle associazioni venatorie non arrivano durissime prese di posizioni, i verdi invece sono sul piede di guerra. Contestano «nella forma e nella sostanza - spiega Giuliano - questa legge». Non piace il fatto che «i principi fondamentali del legame cacciatore-territorio, cioè i censimenti della fauna (per stabilire su basi scientifiche corrette quale può essere il prelievo venatorio) e la ristrettezza degli ambiti territoriali (per consentire un maggior controllo e una migliore gestione) restano labili». Preoccupa la questione che «le sanzioni previste dalla legge, di fatto hanno rappresentato un arretramento rispetto alla giurisprudenza che aveva individuato nel furto venatorio un efficace deterrente contro il bracconaggio». Insomma, si preannuncia un muro contro muro. I margini per la mediazione, infatti, sembrano sono molto stretti. Anche se nei corridoi del Palazzo molti parlano di un possibile «baratto» tra l'approvazione della legge e la creazione di nuovi parchi. «Una cosa spiega Riba - completamente inesistente», [m. tr.J Walter Giuliano contesta la nuova legge sulla caccia presentata dalla giunta regionale

Persone citate: Lascaris, Lido Riba, Riba, Walter Giuliano

Luoghi citati: Italia, Piemonte