Milan-Benfica riaccende S. Siro di Roberto Beccantini

Questa sera i sostenitori rossoneri si mobilitano per una classica del calcio europeo Questa sera i sostenitori rossoneri si mobilitano per una classica del calcio europeo Milan-Benfka riaccende S. Siro Il genio di Savicevic è l'arma di Capello MILANO. Riapriamo i libri di storia. Milan-Benfica: setto Coppe dei Campioni all'occhiello; la finale del '63 a Wembley (2-1, doppietta di Aìtafini), e quella del '90 a Vienna ( 1 -0, acuto di Rijkaard). L'estro di Savicevic contro lo scatto di Caniggia. E, soprattutto, il fascino perverso dell'eliminazione diretta: questa sera l'andata, la notte del 15 marzo il ritorno. Chi supera i quarti, avrà Barcellona o Paris Saint-Germain. Il popolo si sta mobilitando. Pur rimanendo a distanza siderale dal record (3.875.648.000) e dai paganti (78.650) di MilanMonaco, semifinale secca dell'ultima Champions League, 27 aprile 1994, per la prima volta nella stagione San Siro sarà mezzo pieno, e non mezzo vuoto. I biglietti venduti sono 41.200 (con l'Arsenal, l'8 febbraio, erano stati 23.953), per un incasso, parziale, di un miliardo e 280 milioni. O dentro o fuori. Emozioni antiche. Fabio Capello ritiene che l'attuale Bcnfica, sponsorizzato Tanzi, sia più agguerrito di quello eliminato dal Parma (Coppa Coppe 1993-'94) e dalla Juventus (Coppa Uefa 1992'93); e, tutto sommato, più insidioso del Porto al quale il Milan, in quattro puntate, non ha concesso nemmeno lo zuccherino di un gol (1-0, 1-0, 3-0, 0-0). Dal 7 dicembre, giorno in cui regolarono il Salisburgo al Prater, i Berlusconiani hanno cambiato marcia e perso soltanto con la Lazio a Roma. «Non posso sbagliare forma¬ zione», sorride Capello, e per questo non la dà. I dubbi sono di natura fisica (Costacurta, acciaccato, prova oggi: è pronto Galli) e tattica (4-4-2 o 4-3-3): in ballottaggio, Stroppa, devastante contro la Cremonese, e Massaro, afflitto da un lieve mal di schiena. L'allenatore «tifa» per Provvidenza, il più amato dal Genio. Di sicuro, rientrano Maldini e Simone. Albertini, Desailly e Panucci hanno recuperato. Savicevic lamenta «piccoli fastidi». Favorito, a nostro avviso, rimane il Milan. Bontà sua, lo ammette anche Artur Jorge. «Non ricordo un tecnico - ridacchia Capello - che non ci abbia dati per favoriti». A pensarci bene, uno c'è stato: Cruyff. Non lo avesse mai fatto: ad Atene, il suo Barcellona venne letteralmente polverizzato. «Per noi - insiste Capello sarà più dura qui che a Lisbona. Mi aspetto una partita tesa, nervosa». E allora, attenzione ai diffidati: otto, addirittura. Simone, anima candida, si accontenterebbe di uno 0-0: il migliore dei risultati peggiori. I porto¬ ghesi sono terzi in classifica, a quattro punti dal Porto battistrada. «Non vuol dire - brontola Capello - Il Benfica gioca a fisarmonica, corto, compatto, se è il caso si difende in dieci, come la Juve a Marassi, penso a Ravanelli e Vialli terzini, ma appena può, si distende. Di solito, i portoghesi sono fragili in attacco, ma questi hanno quei due, Caniggia e Joao Pinto, un levriero e un artista». Dirige un turco di nemmeno 33 anni, Cakar. Il Milan dovrà tenere alto il ritmo e stanare l'avversario. Portiere del Benfica è quel Preud'Homme, belga, che fra i pali del Malines creò i primi problemi tattici al Milan dell'Arrigo: rilanci parabolici, a scavalcare il centro campo. Per quanto Artur Jorge sia un tecnico che, parola di Capello, non sacrifica la fantasia alla forza, il talento di Savicevic e l'agilità di Simone potrebbero risultare determinanti. Veloso, preferito ad Abel Xavier, va per i 38 (!) e Mozer, già rivale dei milanisti ai tempi del Marsiglia, per i 35, come Baresi. Si spera in un tifo caloroso e paziente. A differenza del Porto, il Benfica non si limita a fare melina. Lo sprint di Caniggia consente sfoghi profondi e strappi rabbiosi alla manovra. Escluso dal giro scudetto, il Milan è di fronte a un bivio: o l'Europa o niente. E con l'Europa, ballano non meno di 20 miliardi, fra bonus assortiti e diritti tv. Perciò non invidiamo Caniggia. Roberto Beccantini Fabio Capello, tecnico ambizioso