San Paolo prende il 2% di Impregilo

San Paolo prende il 2% di Impregilo COSTRUZIONI 11 gruppo prevede di chiudere il '95 in attivo San Paolo prende il 2% di Impregilo MILANO. L'Istituto Bancario San Paolo di Torino ha comunicato alla Impregilo di detenere il 2% del capitale della società di costruzioni nata dall'unione di Cogefarimpresit, Girola Impregilo e Lodigiani. Lo ha reso noto ieri l'amministratore delegato della Impregilo, Alessandro Valle, durante una conferenza stampa, per presentare il prestito obbligazionario della società organizzato dalla Comit. Il Gruppo San Paolo era già presente nel capitale della Impregilo attraverso il Crediop insieme a Banca di Roma, Caripio, Comit e Credit. La Impregilo, ha affermato intanto il presidente della società, Franco Carrara, si prepara a chiudere il '95 con un risultato operativo positivo dopo le perdite del '94. Per quest'anno, ha spiegato Carrara, la società, che oggi gestisce 387 cantieri in tutto il mondo, può contare su un portafoglio lavori di 9 mila miliardi e su un fatturato di circa 2500 miliardi. In questo quadro, il prestito obbligazionario è una tappa importante per il futuro sviluppo della società: «Il settore grandi lavori in Italia - ha affermato Carraro - ha ormai superato la fase di svolta e con questo prestito intendiamo porre la nostra società in condizioni di poter partire da una posizione di privilegio per sfruttare le opportunità che si offriranno in futuro in Italia e all'estero». L'emissione, che avverrà attraverso una offerta pubblica di sottoscrizione, ha commentato l'ammini- Franco Carraro stratore delegato della Comit, Fausti, offre un rendimento netto del 12,5% e verrà realizzata da un consorzio di collocamento-garanzia di 33 fra banche, Sim e banche d'affari estere. Verrano emessi 350 milioni di obbligazioni a tasso variabile (per un ammontare nominale di 350 miliardi) con 70 milioni di warrant che daranno diritto di sottoscrivere altrettante azioni ordinarie a 1750 lire ciascuna per un introito complessivo per la società alla scadenza (sette anni) di ulteriori 122,5 miliardi. Per quanto riguarda l'attività italiana, in particolare il progetto «alta velocità», la Impregilo punta soprattutto sulla tratta Bologna-Firenze: «E' stata ribadita la settimana scorsa la volontà politica del governo di proseguire con questo progetto - ha affermato Carraro -, è importante adesso che la conferenza dei servizi si chiuda entro gli inizi di marzo altrimenti tutto slitta di un anno». I tempi, invece, non sono altrettanto vicini per la tratta Torino-Milano: «Mi auguro che ci si renda conto che le cose devono partire», ha detto Carraro. Sul fronte delle costruzioni, l'azienda è particolarmente attiva all'estero, dove opera attualmente con 106 cantieri (40 in Europa e 66 in Paesi extraeuropa). L'America Latina, l'Est europeo e l'Oriente sono le principali aree strategiche della Impregilo: «In Cina - ha commentato Carraro - intendiamo andare avanti anche per avere una finestra sul mondo asiatico». Franco Carraro