Più cari i treni e le sigarette

Da oggi le marche na2ionali aumentano di 200 lire, quelle estere di 300 Da oggi le marche na2ionali aumentano di 200 lire, quelle estere di 300 Più cari i treni e le sigarette / biglietti salgono del 6per cento ROMA. Da oggi treni e sigarette più cari. Marzo porta sorprese poco gradite agli italiani, con aumenti che lasciano prevedere un'altra fiammata del tasso d'inflazione. Con il primo del mese infatti le tariffe viaggiatori delle Ferrovie dello Stato ed i supplementi dei treni Intercity ed Eurocity aumentano del 6%. Un biglietto Roma-Milano di seconda classe con supplemento rapido, ad esempio, passa così da 61.900 a 66.200 lire. Aumenta anche il diritto di prenotazione di posti a sedere, che passa da 3500 a 4500 lire. Il diritto di esazione, cioè l'importo che viene richiesto per il rilascio dei biglietti in treno, fino ad oggi differenziato per i diversi tratti ferroviari, dal oggi passa invece alla tariffa unica di 10 mila lire per qualsiasi percorso. Novità anche per la «tessera di autorizzazione», che sarà adeguata a tutte le altre carte di sconto delle Fs (Carta d'Argento e Carta Verde); avrà validità mensile, costerà 60 mila lire per la seconda classe e 102 mila lire per la prima e lo sconto sarà del 20%; è previsto inoltre il pagamento del supplemento Intercity ed Eurocity, come per la Carta d'Argento e per la Carta Verde. Sulle sigarette la «stangata» che è scattata dalla mezzanotte di ieri - sarà differenziata: 200 lire di aumento per le nazionali (con in testa le diffusissime Ms, che passano così da 3100 a 3300 lire) e 300 per quelle di produzione estera (che nella maggior parte dei casi passano da 4500 a 4800 lire). Più cari anche sigari, sigaretti, trinciati e tabacco da fiuto. Il rincaro, confermato dal ministero delle Finanze, dovrebbe portare nelle casse dello Stato circa 800 miliardi l'anno. La nota delle Finanze spiega che il rincaro dei tabacchi non è «un provvedimento connesso alla manovra correttiva recentemente varata dal governo, ma un aumento compensativo da effettuarsi comunque entro la fine del prossimo mese di aprile, quale misura compensativa del minor gettito Iva prodotto dalla riduzione al 4% dell'aliquota dei farmaci». Immediata la reazione della Federazione italiana tabaccai e dall'Associazione fumatori in un comunicato congiunto. «L'aumento annunciato e poi smentito è puntualmente arrivato - affermano -.E' inaccettabile che un prodotto di largo consumo raddoppi i prezzi nel giro di 10 anni e in misura ben maggiore rispetto al tasso di inflazione. In questo modo si favorisce il contrabbando, culla della malavita organizzata». Secondo i dati della Fit in 10 anni le Ms sono passate da 1400 a 3300 lire, con un aumento del 135%; le principali sigarette estere da 2150 a 4800 lire, con un aumento del 123,25%. E' un aumento reale, al netto dell'inflazione, rispettivamente del 47,25 e 43,66%. Se il prezzo fosse cresciuto come l'inflazione - affermano ancora i tabaccai - oggi le Ms costerebbero 2240 lire, le principali sigarette estere 3441. Il prelievo fiscale è del 73%; i 13 milioni di fumatori versano così al fisco 12.000 miliardi l'anno. [f. man.] IL FISCO E LE "BIONDE" H PREZZI DELLE I MARCHE PIÙ' Pi ■ DIFFUSE MARLBORO 4.500 4.800 1 MURATTI 4.400 4.700 MERIT 4.400 4.700 CHESTERFIELD 4.500 4.800 PHILIP MORRIS 4.400 4.700 MS 3.100 3.300 NAZIONALE BOX 2.500 2.700 SUPER FILTRO 2.700 2.900 J ESPORTAZIONE 2.400 2.600 Ritoccato anche il prezzo delle prenotazioni Il ministro delle Finanze Augusto Fantozzi

Persone citate: Augusto Fantozzi, Philip Morris

Luoghi citati: Marche, Milano, Roma