Ai mariti il record di violenze di R. Cri.

Ai mariti il record di violenze L'identikit sulla base di migliaia di denunce raccolte al «Telefono rosa» Ai mariti il record di violenze Indagine choc: i trentenni agiati ipiù pericolosi ROMA. «Attente al marito». Ha un'età tra i 25 e i 45 anni, una posizione medio-alta, è spesso un impiegato o un libero professionista, ha un titolo di studio di scuola media superiore e non soffre di alcun disturbo psichico, non si droga e non beve. E' per così dire una persona «normale». E' questo l'identikit dell'uomo che usa violenza - sia fisica che psicologica - sulle donne: lo rivela l'indagine condotta dal Telefono Rosa nel corso del 1994, «Le voci segrete della violenza», sponsorizzata da Telecom Italia. Questo ritratto del «violentatore domestico», presentato ieri a Roma, si basa su un campione di 4400 telefonate provenienti da tutta Italia e di 2252 questionari. Secondo i dati, che nel 78,2% dei casi la violenza «non è occasionale o sporadica, ma di tipo metodico e persistente». E' di natura psicologica nel 78,4% dei casi e fisica nel 54,5% (sommando insieme le percosse 40,5%, l'uso di oggetti pericolosi e armi 2,4%, i sequestri 0,4%, la violenza sessuale 4,2% e le molestie sessuali 7,0%). Lo scenario privilegiato delle violenze si trova quasi sempre tra le mura domestiche, anche se il Telefono Rosa sottolinea l'esistenza di un fenomeno più generale: aumentano, infatti, le denunce di molestie sul posto di lavoro (passate in un anno dal 3,4% al 7,1%). Chi subisce violenza, dunque, è nel maggior numero dei casi una donna sposata, di età tra i 25 e i 45 anni, madre di uno o più figli, occupata e con un reddito medio-alto. Seguono poi le imprenditrici, le libere professioniste, le dirigenti, le insegnanti, le commercianti e le impiegate. «Da questa indagine, come donne e come madri, non possiamo certo rallegrarci», ha sotolineato ieri la psicanalista Simona Argentieri, che nel corso della presentazione ha fornito una lettura dei dati della ricerca. «Se il soggetto che esercita violenza è giovane e culturalmente preparato, vuol dire che non siamo riuscite a costruire un uomo nuovo e a indurre una trasformazione autentica nel rapporto tra i sessi». Secondo la psicanalista, inoltre, l'indagine cancella «il credo in base al quale la violenza nasce dall'ignoranza». «Sempre più spesso invece - ha affermato - è l'insoddisfazione a tradursi in violenza e di fronte a ciò l'educazione e la cultura non contano, perché non riescono a incidere sull'aspetto emotivo della persona». Di fronte a un quadro tanto allarmante resta mi dato che apre uno spiraglio alla speranza: rispetto allo scorso anno, infatti, Telefono Rosa ha registrato un aumento del 7,6% tra le donne che hanno trovato il coraggio di reagire e di rivolgersi agli avvocati: di conseguenza, sono aumentati anche separazioni e divorzi, [r. cri.]

Persone citate: Simona Argentieri

Luoghi citati: Italia, Roma