Gonzàlez, incubo dalle giungle del Laos di Foto Efe
L'ex capo della Guardia Civil in fuga da un anno aveva minacciato: Trascinerò molti nel fango L'ex capo della Guardia Civil in fuga da un anno aveva minacciato: Trascinerò molti nel fango Gonzàlez, incubo dalle giungle del Laos Preso in Indocina il re delle tangenti MADRID NOSTRO SERVIZIO Edizioni speciali dei giornali. Tutte le tv che hanno interrotto le trasmissioni per dare la notizia. La conferenza stampa più affollata dal colpo di Stato dell'81 teletrasmessa, integralmente, da tutti i media radiotelevisivi. E investigazioni che farebbero rimanere a bocca aperta John Le Carré. L'arresto in Laos di Luis Roldan, l'ex direttore della «Guardia Civil» latitante da dieci mesi, la «madre di tutti gli scandali» prima dell'affaire degli squadroni della morte governativi dei «Gal», è da lunedì notte l'unica notizia di cui si parla e che interessa in Spagna. La prima buona novella da un anno (ma anche una potenziale bomba a orologeria) per il boccheggiante governo Gonzàlez. Aprile '94. Dopo cinque mesi di indagini giornalistiche che lo accusano di essere diventato miliardario grazie ai pizzi che faceva sugli appalti delle caserme della «Benemerita», Luis Roldan, 51 anni, navarro di Pamplona, socialista da vent'anni, il primo civile che ha comandato l'«Arma», scappa dalla Spagna per sfuggire all'arresto. Lo scandalo, che costa le dimissioni dell'allora ministro degli Interni, Asuncion, è gigantesco. L'opposizione accusa il governo di averlo fatto fuggire. Gonzàlez promette che il suo arresto è un obiettivo prioritario. Ma i giorni passano. Dalla clandestinità, Roldan rilascia un'intervista a «El Mundo» in cui conferma quanto aveva rivelato il giornale: tutto il ministero degli Interni si era intascato centinaia di milioni dei «fondi neri», ministro compreso. Intanto affiorano particolari incredibili. L'ex capo della Guardia Civil, 60 mila uomini che controllano tutta la Spagna, partecipava a festini alla coca con prostitute, faceva una vita da nababbo a spese del contribuente, andava personalmente nei Paesi Baschi, in elicottero, per comprare pesce e crostacei per gli amici. E, strano ma vero, nessun superiore si era accorto della sua doppia vita. Ma come pescare un uomo che per sette anni ha diretto la sicurezza dello Stato, che conosce tutti i Servizi segreti del mondo, tutti i «segreti» del mestiere? La polizia mette sotto controllo tutti i telefoni di familiari e amici, arresta per un mese la moglie. Gli bloccano tutti i conti bancari, quelli svizzeri compresi. Nessun risultato. Belloch, ministro degli Interni e della Giustizia, ha rivelato ieri in conferenza stampa come sono riusciti a catturare la «primula rossa». Un romanzo di spionaggio. Prima hanno destinato un pool di poliziotti scelti, ben 144, alle sue ricerche, chiedendo inoltre la collaborazione a 54 poliziotti di altri Paesi, dal Sud Africa all'Argentina. Ma Roldan non usa carte di credito (è fuggito con un miliardo in contanti) e non telefona mai a nessuno. Gli 007 spagnoli visitano 14 Paesi in cui era stato segnalato. Un buco nell'acqua dopo l'altro. Allora il «Pool Roldan» mette in piedi l'operazione «Luna». La polizia spagnola entra in contatto con gruppi di delinquenti internazio- nali che organizzano, a carissimo prezzo, la latitanza dei ricercati d'oro. Sanno qualcosa di Roldan in novembre: si trova dalle parti di Cordoba, in Argentina. Poi l'elemento decisivo. Il «pool» legge tutti i giorni tutti i giornali d'Europa. Appare un giorno una récla- me uguale su di un giornale spagnolo e uno europeo. Con un numero di telefono. Giocando sulle combinazioni telefono-numero delle pagine, arrivano al Laos. Qui Roldano viene arrestato il 20. Lunedì notte viene consegnato all'aeroporto di Bang kok al «pool» spagnolo. A Madrid gli vengono contestati cinque reati, tra cui corruzione, abuso d'autorità e malversazione. Cosa farà Roldan? Spiattellerà tutti gli scandali che, latitante, promise di rivelare se arrestato? O tacerà, avallando la tesi che "ha trattato il suo arresto con il governo in cambio di clemenza? Gian Antonio Orighi Caccia all'uomo in quattordici Paesi e intrigo finale alla Le Carré per incastrare Luis Roldan Wm mm L'ex capo della Guardia Civil Luis Roldan, arrestato in Laos [FOTO EFE]
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