OTTIERI MI SONO BEVUTO IL MONDO

OTTIERI: MI SONO BEVUTO IL MONDO OTTIERI: MI SONO BEVUTO IL MONDO Adesso è il sacro la mia nuova ossessione « A« » dita d'alcol. Bevo il mio sciroppo più di quanto dovrei: dà una certa dipendenza, ma la tossicità è minima. Sono stato un alcolista terribile per quarant'anni, ho attraversato tutti gli stadi della follia e della tossicodipendenza: devo essere schizofrenico e maniaco-depressivo insieme; e il pensiero è dolorosissimo, è come se il cervello mangiasse se stesso. Provavo colpa e vergogna, questa coppia infame. Avevo bisogno di ingurgitare, la bocca era un Ade. Mi bevevo il mondo, ero un'alcolista del mondo. Scrivere era blobbare, acchiappare tutto con ironia». Usa il passato. Anche l'ironia è passata? «Mi sono scocciato di prendere sempre in giro me stesso e gli altri. Penso al tramonto dell'ironia, perché ho la coscienza di avvicinarmi al senso della vita, che uno non può prendere per il sedere». Che cosa sta scoprendo? «Scrivo un libro serio, un romanzo in prosa e in poesia, dove l'ironia è però... Uno dei sintomi depressivi più forti è pensare la morte, ma non me ne frega niente: io ci penso. La Rochefoucauld raccomanda di pensarci per non più di un'ora al giorno, se no è come guardare troppo il sole». E' soddisfatto di quanto ha scritto finora? «Dubito sempre del mio valore. Vorrei che Angelo Guglielmi mi scrivesse qualcosa. Gli ho telefonato e mi ha detto: "Ciao, come stai, ho qui il tuo libro". Mi sono sorpreso perché pensavo che non sapesse nemmeno chi ero: a volte sono ridicolo, di una modestia eccessiva. Ho bisogno di conferme continue. Il mio complesso è che i poeti non mi considerino un poeta: effettivamente la mia poesia, rispetto alla loro, è una forma di antipoesia. Chissà se Zanzotto mi scrive qualcosa... Cerco di scrivere del pensiero ossessivo nel pochissimo tempo lasciatomi libero dal pensiero ossessivo». La sua ossessione ha un tema Con due poemetti tornano Con lessa e Donnarumma: «Marx e Freud mi ioni io stufato» soltanto uno degli elementi». Fa l'autocritica? «Sono stato marxista-freudiano per tutta la vita: mi sono stufato. Mi arrabbio perché siamo immersi in dottrine che hanno omesso, occultato, abolito la morte. Dove ci si attacca?». Dove? «Ho fatto molte letture, ma non cavo nulla. Libri di psicologia e di religione, come Scommessa sulla motte di Messori. Non ho avuto la conversione sulla via di Damasco,

Persone citate: Angelo Guglielmi, Donnarumma, Freud, La Rochefoucauld, Marx, Messori, Zanzotto