NON PIÙ SOMMERSI DALL'OLOCAUSTO

NON PIÙ' SOMMERSI DALL'OLOCAUSTO NON PIÙ' SOMMERSI DALL'OLOCAUSTO Federman: due ebrei e il bisogno di «dimenticare » pravvissuti allo sterminio delle rispettive famiglie all'epoca delll'Olocausto (termine che nel libro non compare). Entrambi la scamparono per un pelo, in modi abbastanza simili. spiega come Sarah se la cavò, inizialmente raccolta da una giovane prostituta dal cuor d'oro, quindi finendo in campagna, da certi contadini religiosi e poi nella canonica di un prete porcellone. Sulle peripezie del cugino il discorso è invece più vago, e il chiarimento di molte zone oscure, rinviato sine die. L'importante è arrivare, almeno nello stadio provvisorio in cui il libro ci viene presentato, al ricongiungimento dei due superstiti; che però quando si verifica sembra risolversi, come tante circostanze della vita vera, in qualcosa di impalpabile e di vagamente insoddisfacente, anche se l'autore insiste a dargli un senso positivo, ottimista. E' tuttavia a questo sforzo verso la serenità che A tutti gli interessati si affida, più ancora che sull'espediente non nuovo del coinvolgere il lettore nella, gestazione del libro. Ci si sarebbe potuti aspettare che un'ennesima storia di vittime della più orrenda mostruosità del secolo, soprattutto in questi tempi di reminiscenze e commemorazioni, puntasse, per attrarre attenzione, sul sensazionalismo; Federman sceglie la strada opposta, della pacatezza e di un distacco quasi fiabesco, con risultati che forse si potranno trovare deludenti e perfino moderatamente sconcertanti. Di quei condannati qualcuno è scampato, e vive, anzi, si può perfino dire che prosperi; tutto qui? Be', sì; ma non è poco. Una specie minacciata di estinzione in qualche modo è sopravvissuta, e questo conta, dice sommessamente Federman; e da tale prospettiva anche gli orrori del passato possono essere in qualche modo, se non compresi e perdonati, perlomeno lasciati alle spalle." Una fuga nella notte Quando nella città innominata militari di non specificata nazionalità vennero a prelevare gli abitanti dell'appartamento dove Sarah viveva coi suoi, la bambina era uscita per andare a prendere il pane; e più tardi, malgrado i ligi sforzi di una vicina, non fu più possibile farla salire su uno dei camion dove venivano stipati i prigionieri. Dal canto suo il cugino, il cui nome non viene mai fatto, fu nascosto all'ultimo momento dalla madre in uno sgabuzzino da cui il ragazzetto trovò il coraggio di uscire solo nel cuore della notte, per darsi alla fuga senza meta, con addosso un cappottone del padre. Successivamente l'autore Masolino d'Amico Raymond Federman A tutti gli interessati trad. S. Tettamanti e P. Traverso Marsilio, pp. 182. L. 28.000

Persone citate: Federman, Masolino D'amico, Raymond Federman, Tettamanti