«Più forte di questo ostacolo» Il manager di Alberto: azione di disturbo

«Più forte di questo ostacolo» «Più forte di questo ostacolo» // manager di Alberto: azione di disturbo 1 TIMORI NEL CLAN PAOLO Comcllini, l'avvocato bolognese manager di Tomba, ò caduto dalle nuvolo quando ieri sera un cronista gli ha chiesto informazioni sulla vicenda che vede involontariamente coinvolto il campione di sci. «Alberto non ne sa assolutamente nulla - ha detto . Gli ho parlato da poco per una mezz'ora. Abbiamo discusso di tante cose, dei prossimi impegni di Coppa, dei brillanti risultati degli altri azzurri. Era tranquillo e allegro. Io conosco personalmente il novante per cento delle persone che frequenta. Ma un personaggio del suo calibro viene regolarmente avvicinato da molta gente, che non sempre si è in grado di valutare o di scartare. Uno ti viene presentato, lo vedi parecchie volte, pensi che sia un amico. E allora ti fidi di lui, ti fai vedere insieme. Poi ti racconta che è introdotto in un certo ambiente, che ha la possibilità di farti fare uno sconto importante per degli acquisti. E tu vai magari a comperare un orologio in una gioielleria, senza avere la minima incertezza o preoccupazione. Non dico che questo sia il caso in questione, ma potrebbe anche essere. Non ci si può difendere, bisognerebbe stare isolati, è impossibile». Lei non aveva mai visto l'individuo che ha fatto citare Tomba come testimone? «Non credo. Ma anche questo è difficile da dire. Chi lo sa? Quante persone si incontrano in un anno? Come si fa a ricordarle tutte? Ma il vero problema non è questo. Eventualmente saranno i fatti a dare una spiegazione. Il discorso è più ampio, coinvolge tutti, l'Italia intera. E' questa esasperata ricerca della negatività a impressionare, a far male. Lo specchio di una società senza valori. Tomba è un campione di fama mondiale e i mass media si gettano su di lui come avvoltoi. Per questo motivo c'è tutto l'interesse a coinvolgerlo sempre in strane storie, fa notizia. Anche da parte di chi cerca solo di farsi pubblicità». Pensa che questa storia potrà creare preoccupazioni ad Alberto. «Sul piano legale certamente no. Su quello sportivo certamente noin farà del bene. Siamo alla vigilia delle finali di Coppa del Mondo, c'è molta tensione e la storia non è di sicuro un calmante. Sembra quasi fatta apposta per creare disturbo. Mi auguro che Tomba sia così forte da superare non solo gli avversari in pista ma anche questi che si ritrova ad affrontare nella vita». Da quando Alberto Tomba è un famoso campione dello sport ha già più volte vissuto momenti difficili per vari episodi. Prima il litigio con il primo Pigmalione, l'uomo che lo seguì da giovane, Alberto Marchi, detto Paletta. Il rapporto Finì in tribunale con una richiesta di risarcimento del manager dopo che il rapporto si era interrotto in seguito a alcune polemiche con il commissario tecnico della nazionale, Sepp Messner e i tecnici della squadra azzurra. In seguito ci furono alcune disavventure automobilistiche: una multa per eccesso di velocità sulle coste della Florida negli Usa, un incidente sulla Riviera Romagnola e anche una denuncia per avere utilizzato la paletta da carabiniere per superare una coda di vetture di ritorno da Cortina. In passato un altro personaggio famoso, Marino Basso, campione del mondo di ciclismo nel 1972, grande sprinter, venne accusato di essere implicato in una storia poco chiara. Il vicentino si era offerto di aiutare, come possibile intermediario, un amico coinvolto in un rapimento. Qualcuno disse che Basso aveva avuto un ruolo importante nella vicenda. Ma i magistrati chiarirono tutto e il ciclista venne prosciolto completamente dalle accuse. [r. cri.] «Non avrà problemi con la giustizia. Ma sarà turbato alla vigilia degli slalom decisivi»

Persone citate: Alberto Marchi, Alberto Tomba, Clan Paolo, Marino Basso, Paletta, Sepp Messner, Tomba

Luoghi citati: Cortina, Florida, Italia, Usa