Gli esperti: il rumore annulla l'eros Stress in ufficio? Niente sesso

Gli esperti: il rumore annulla l'eros L'allarme in uno studio sull'inquinamento acustico sui posti di lavoro Stress in ufficio? Niente sesso Gli esperti: il rumore annulla l'eros ASSEDIATI DA! DECIBEL PASSA anche la voglia di far l'amore. Insorgono disturbi del ritmo cardiaco, si digerisce male e si dorme peggio. E, come se non bastasse, si soffre di colite o di stipsi. Il quadro clinico di uno iellato? Nossignore. Questa serie di guai può colpire una qualsiasi persona che sia sottoposta allo stress continuo di telefoni che trillano, fax che ronzano, stampanti che gracchiano. Riguarda, insomma, la vita di un normale impiegato in un normale ufficio. Sui rischi di tipo extra-uditivo, l'università La Sapienza (Roma) ha pubblicato uno studio. Il professor Mario Cosa, docente di Igiene ambientale, sostiene che nei più comuni uffici non si corre il rischio di riduzioni dell'udito, dal momento che il livello di rumore ò al di sotto degli 80 decibel, ma sono pur sempre in agguato danni di altra natura che possono colpire chi lavora in un presunto luogo tranquillo. Con un'esposizione prolungata a rumori che superino i 60 decibel può insorgere la «sindrome vegetativa»: vasocostrizione, aumento della motilità gastrica e della secrezione cloridrica. Per non parlare degli effetti psicosomatici che, secondo i ricercatori de La Sapienza, influiscono anche sugli «appetiti sessuali». E teniamo conto che si parla di livelli di rumore facilmente raggiungibili in molti ambienti, soprattutto quelli «open space». Costruiti sul modello americano, i grandi uffici aperti sono re¬ sponsabili di un rumore di fondo che tocca i 50 decibel. «Al quale si somma quello delle attività individuali, fino a far toccare i 70 decibel», dice il professor Antonio Arpini, docente di audiologia presso l'Università di Milano. Basti pensare che lo squillo di un telefono produce 55 decibel e una stampante vecchio modello (con inchiostro a cartuccia) fa rumore per oltre 73 decibel, rendendo impossibile la conversazione perché tocca frequenze acute, le stesse dello spettro della parola. E la tensione, in ufficio - è il caso di dirlo -, si taglia con il coltello: irritabilità, depressione, saturazione o modificazione dell'efficienza, variazione della qualità del sonno. In più, si sogna di meno. Il rumore superiore a 70 dba mette a rischio l'ap- parato cardiocircolatorio (ipertensione arteriosa e cardiopatia ischemica) e quello digerente (spasmi del grosso intestino, ulcera gastrica). Il rumore ci penetra. Ci invade. O meglio, invade il nostro corpo che vibra a una frequenza propria. E se con la musicoterapia si utilizzano certi suoni che entrano in armonia con le vibrazioni del fisico, producendo ef- fetti benefici, il rumore crea conseguenze devastanti. «La nostra coscienza - spiega la dottoressa Maria Grazia Parisi, medico psicosomatista dell'Istituto Riza (Milano) - può anche abituarsi al rumore continuo, ma il nostro corpo ne subisce il costante assalto». Il meccanismo riguarda i recettori dei sensi (udito, vista, olfatto, ecc.). Quando vengono stimolati, producono una costrizione dei vasi capillari che dura da 1 a 2 secondi. «Ma quando si superano gli 80 decibel - dice Maria Grazia Parisi - la vasocostrizione continua per tutta la durata del rumore e anche nella fase del sonno». Se un telefono o una telescrivente possono fare tanti guasti, pensiamo che cosa possono causare, a chi vi lavora, i telai di certe tessiture; oppure le presse delle fabbriche; o i martelli pneumatici dei cantieri stradali. O il frenetico e urlante ambiente di chi vive, suda e sbraita in Piazza Affari. Daniela Daniele c Vicini di casa Strade con traffico Automobili Camion Aerei Treni e metro Animali Bambini i >fl Apparecchi domestici i >fl Campane I "^9 Fabbriche ; ì2 Discoteche Altri rumori domestici r—iO 119 □17 -□11 LE PIÙ' FREQUENTI FONTI DI RUMORI FASTIDIOSI Una scena dal film «Impiegati» diretto da Pupi Avati

Persone citate: Antonio Arpini, Daniela Daniele, Maria Grazia Parisi, Mario Cosa, Pupi Avati

Luoghi citati: Milano, Roma