Mani pulite e cure da cavallo così la chimica torna in nero

Mani pulite e cure da cavallo, così la chimica torna in nero I NOMI E OLI AFFARI Mani pulite e cure da cavallo, così la chimica torna in nero 1 mercati sconvolti accomunano certi destini. Mai come in questi giorni di panico valutario l'ansia del governatore Antonio Fazio per la lira derelitta e pari, seppure specularmente, all'ansia del presidente delia Bundesbank, Hans Tietmeyer, per Re Leone Marco. Il troppo fa male. Nonostante la lira e la fuga dalla lira, Fazio ha tuttavia trovato il tempo per completare il Direttorio, con la nomina di Pierluigi Ciocca alla vicedirezione generale, piccolo scacco ad Alleanza Nazionale. Altro segnale che, dopo un faticoso avvio, i rapporti tra il Governatore e il suo ex collega, attuale presidente del consiglio, filano ormai lisci. Frutto Pierluigi Ciocca della pazienza del cattolico Fazio, ma anche dimostrazione che nell'animo di Lamberto Dini non alberga solo il Demone della vendetta. Le valute fanno impazzire molti, rinsavire, col tempo e le batoste, altri. Come George Soros, già raider capo della speculazione stellare, oggi guru dispensatore di pannicelli caldi. E sempre la crisi delle valute è buona occasione per dar fiato alle opposizioni e ai nemici delle privatizzazioni, accomunati nella battaglia. I ministri economici, da Rainer Masera ad Alberto Ciò, accelerano sulla vendita dei gruppi pubblici, ed ecco Pierferdinando Casini e il responsabile economico di Forza Italia, Antonio Marza- no, gridare: attenzione a non svendere l'Italia. Intanto altre guerre stellari si profilano sul palcoscenico dell'informatica. Atto I: la Conferenza del G-7 sulla «società dell'informazione». Obiettivo Numero 1: la liberalizzazione subito, ovunque nel mondo. La predicano l'americano Al Gore, il francese Jacques Delors e il presidente di Olivetti Carlo De Benedetti. E subito la Commissaria Cee Emma Bonino promette una guida telematica sui diritti del consumatore, terribile minaccia per amministrazioni, poste, compagnie di bandiera, enti di servizi. Ma anche per banche e assicurazioni. Sempre a Bruxelles, fa un discorso più prudente George Soros Jacques Delors l'amministratore delegato della Stet, Ernesto Pascale. Un Big Bang in tempi ravvicinati potrebbe creare non pochi pioblemi alla privatizzazione della società dell'Iri presieduta da Biagio Agnes, vicina ai nastri di partenza. Ma in certo qual modo il Big Bang è nei fatti avviato. Lo scorso anno, il numero verde di British Telecom che dà informazioni su reti e attività ha avuto 20 milioni di chiamate. Molte di società italiane. E presto la Bp Italia, guidata da Paolo Donzella, presenterà un progetto specifico per la clientela italiana. Incalzata dagli eventi, la Telecom presieduta da Francesco Chirichigno dà a sua volta una accelerata e promette, entro due anni, due milioni di collegamenti interattivi, 17 milioni entro il Duemila. Così l'Italia scopre, con stupore, che anche da noi esistono le autostrade informatiche. Guido Rossi lascia la presidenza di Montedison, e impazzisce la caccia al perché. Lui smentisce dissidi con il presidente onorario di Mediobanca Enrico Cuccia sui destini dell'ex impero dei fratelli Ferruzzi, nega di voler entrare in politica, pur ammettendo che molti lo incoraggiano. Poi, diplomaticamente osserva: nessuno me lo ha chiesto. In controtendenza, reggono i titoli della scuderia del gruppo agrochimico, le cui redini sono passate a Biagio Agnes Luigi Lucchini. A Foro Buonaparte continuano a bussare per informazioni molti fondi esteri. Dopo Nomura, è stata la volta della Singapore Investment Corporation, già apparsa in occasione dell'ultima assemblea di bilancio della compagnia presieduta da Eugenio Coppola di Canzano. A proposito di chimica, anche da noi i conti del settore stanno tornando all'attivo industriale o quantomeno al pareggio, come si vede sia in Montedison che nella galassia guidata da Franco Bernabò. Miracolo? No, Manipuli- te. Semplicemente dai forzieri delle società non sono uscite più le grandi tangenti politiche, destinate a uomini e partiti. Nel mondo dell'editoria, Carlo Feltrinelli si candida ad acquistare l'Einaudi. Nel caso il presidente della Mondadori, Franco Tato, decida di cedere la casa editrice torinese. Cosa peraltro improbabile. Intanto, a Segrate, è arrivato Ferruccio Peroni a occuparsi di relazioni esterne. O meglio è ritornato, dopo un'esperienza a fianco dell'ex ministro dell'Industria Vito Gnutti. E sempre nel mondo dell'editoria sta naufragando un famoso sodalizio, quello tra Goffredo Fofi e Grazia Cherchi. Alla quale non è piaciuto quello che Fofi ha scritto sulla sinistra nel primo editoriale de «La terra vista dalla luna». Con chi si schiererà Piergiorgio Bellocchio? Valeria Carlo Sacchi ' Feltrinelli Pierluigi Ciocca George Soros Jacques Delors Biagio Agnes Coppola di Canzano Guido Rossi

Luoghi citati: Bruxelles, Canzano, Italia, Segrate, Singapore