Scalfaro sono pronto a incontrare il Polo

Interno Il Presidente a Praga: servono gesti di distensione che superino le attuali posizioni di battaglia Scalfaro: sono pronto a incontrare il Polo «Ma voglio i giornalisti testimoni» PRAGA DAL NOSTRO INVIATO L'incontro con Berlusconi si farà. E presto: parola di Oscar Luigi Scalfaro che, nella Praga di Franz Kafka, vive una sorta di morbida «Metamorfosi» rispetto alla virulenza con cui, l'altro giorno ad Arezzo, aveva risposto alle «minacce» e agli «schiamazzi inutili e dannosi» dei falchi di Forza Italia e di An. Presidente, gli domandano i giornalisti mentre sta lasciando l'albergo per andare a cena, concederà ai leader del Polo l'appuntamento che le hanno chiesto o è cambiato qualcosa dopo i veleni di queste ore? «No, non è cambiato proprio nulla - ribatte il Capo dello Stato con tono conciliante -. Certo, la data non e ancora fissata, ma ho detto che, appena rientro, sono disponibile. Io sono disponibile sempre. Veramente. E' uno dei compiti che fa capo alle mie responsabilità. E, anzi, se voleste essere presenti anche voi giornalisti... Questo, vedete, è uno dei casi in cui mi farebbe proprio piacere che voi ci foste». Ma non sorride neppure troppo Scalfaro mentre pronuncia questa battuta e le sue parole si trasformano in una sor- ta di chiamata a testimone: venite, ascoltate, registrate. Così, forse, non succederà che, dopo il colloquio al Colle, ci sia qualcuno che interpreta «prò domo sua» i passaggi della crisi. E che, magari, esca dal Quirinale proclamando.di aver strappato la data delle elezioni. L'incontro, allora, si farà, ma Scalfaro tiene a precisare che il Cavaliere non glielo ha mai chiesto: «Sapete chi è stato a farlo? L'onorevole Valenzise di An». Un uomo che, sottolinea il Capo dello Stato probabilmente con qualche malizia, «ò sempre stato di un garbo squisito, anche quando eravamo colleghi parlamentari». Dagli «altri», quelli che, invece, garbo e cortesia non ne dimostrano, il Presidente non ha avuto istanze di udienza ufficiali. Solo «annunci sui giornali, come, del resto, succede spesso». Anche il galateo politico ha il suo peso, sembra voler dire Scalfaro, ma il tono, subito, si acquieta. Come si sente, dopo la lettura dei giornali che riportano il suo acceso botta e risposta con l'on. Berlusconi? «L'importante ò trovare, davvero, fatti di verità. Fatti. Io sono convinto che il nostro popolo, la nostra gente, il nostro Stato ha, oggettivamente, bisogno di verità. Quella verità che genera serenità». Eppure, Presidente, lo scontro tra lei e il leader di Forza Italia sembra davvero senza precedenti. «Non può dare alcun fastidio che io pensi in un modo e un altro la pensi diversamente. E' fisiologico. Si tratta di atteggiamenti che, comunque, non possono portare a battaglie o a guerre». E' un piccolo ramoscello d'ulivo quello che sventola, stasera a Praga. Piccolo, però. Perché, subito dopo, Oscar Luigi Scalfaro ha un'impennata d'orgoglio: certo, dice, e possibile vedere le stesse cose con occhi diversi, ma non ò ammissibile accusarmi di «non dire cose vere». Accettata, dunque, la perfetta buona fede del Quirinale, è possibile, anzi utile, una dialettica politica: «Pensare in modo diverso non può essere ostacolo a nulla. Questo è il fondamento primo. E io non perderò mai la speranza che la serenità del dialogo possa tornare, poco alla volta». Anche se Berlusconi l'accusa di «calpestare la democrazia» e di avvelenare il clima politico? Il Presidente si specchia nei suoi 46 anni di vita parlamentare e risponde che ha sempre avuto rapporti umani sereni con tutti gli avversari: «Ho vissuto infiniti contrasti anche in periodi particolarmente difficili, quando gli scontri erano con i socialcomunisti e, poi, con i comunisti. Eppure, io, uomo di centro, ho sempre avuto, anche con colleghi che credevano in un'ideologia di sinistra, contatti umani più profondi di chiunque altro». Si può dire, Presidente, che lei, dalla Repubblica ceka, lancia all'Italia un messaggio di pacificazione? Scalfaro non lascia neppure terminare la domanda: «Usare il termine "pacificazione" vorrebbe significare che si è fatto una guerra. E che? Vogliamo, allora, dire che oggi, qui, abbiamo sottoscritto il trattato di Praga? Via, mi pare davvero eccessivo. Lasciamo stare le guerre e parliamo di serenità, ne abbiamo tutti bisogno, ma dobbiamo esserne convinti. Al di sopra di tutto c'è sempre questo famoso bene comune. E' indispensabile. Ci sono momenti di maggior tensione, ma tutti possono essere riassorbiti». L'antidoto a questi veleni e solo «una maggiore buona volontà». E, a questo punto, il Presidente si lascia cadere sul capo un po' di cenere: «L'impegno comincia dal sottoscritto, perché non si può andare in giro a cercare la buona volontà se, poi, non ci si mette la propria». Renato Rizzo «Esaurito il programma Dini se non si fanno le elezioni il Presidente non apparirà più tale. E a quel punto sembrerà un capo fazione» LE TAPPE DELLO SCONTRO 12 DICEMBRE «Invece di lasciar intuire che il Quirinale si stia préparando a Irallaliiv sottobanco contro il governo, il Presidente potrebbe utilmente impiccare Usuo tempo a rasserenare le istituzioni» [Ferrara] 13 DICEMBRE «C'è sempre chi nasce con l'irrefrenabile vocazione di servo, e servo rimane a qualunque livello e su qualunque cattedra» [Scalfaro] 1 GENNAIO «Lo dico con affetto al presidente del Consiglio: tulli siamo chiamali a qualche sacrifìcio» [Scalfaro] 3 GENNAIO «Ilgoverno del Presidente? l'n vero imbrogliò* [Berlusconi] 4 GENNAIO «Quello di Berlusconi è un atteggiamento irresponsabile» [Scalfaro] 5 GENNAIO «Ilgoverno del Presidente e un colpo di Stato» [Berlusconi] 13 GENNAIO Scalfaro non è intoccabile, (ili daremo battaglia» [Fini] 27 GENNAIO ".1// sono imposto un assolalo silenzio sul tema dello scioglimento della legislatura, anche di fronte ad insistenti e inopportune sollecitazioni- [Scalfaro] 24 FEBBRAIO ■■Occorre farla finita con dichiarazioni pretestuose e costituzionalmente infondale'' [Scalfaro] 25 FEBBRAIO ■■Abbiamo un compito: la fedeltà assoluta alla carta costituzionale, senza farci intimidire da schiamazzi inutilie dannosi pei la convivenza civile» [Scalfaro] pdire Scalfaro, ma il tono, subito, si acquieta. Come si sente, dopo la lettura dei giornali che riportano il suo acceso botta e risposta con l'on. Berlusconi? «L'importante ò trovare, davvero, fatti di verità. Fatti. Io sono convinto che il nostro popolo, la nostra gente, il nostro Stato ha, oggettivamente, LE TAP12 DICEMBRE «Invece di lasciar intuire che il Quirinparando a Irallaliiv sottobanco contrPresidente potrebbe utilmente impiccaa rasserenare le istituzioni» 13 DICEMBRE «C'è sempre chi nasce con l'irrefrenabiservo, e servo rimane a qualunque lilunque cattedra» 1 GENNAIO «Lo dico con affetto al presidente del siamo chiamali a qualche sacrifìcio» 3 GENNAIO «Ilgoverno del Presidente? l'n vero imb4 GENNAIO «Quello di Berlusconi è un atteggiamirresponsabile»

Luoghi citati: Arezzo, Italia, Praga