UN GOL DA LEADER di Roberto Beccantini

u UN GOL DALEADER ed crroracci sotto porta di Lombardo. Temperamento e orgoglio, d'accordo, ma anche una fortuna così benevola da rendere capziosi i seminari, sponsorizzati da Zeman, intorno all'importanza degli attributi e di quelle porzioni anatomiche a essi contigue. Dopo il culo di Sacchi, consigliamo a Gene Gnocchi di scandagliare quello di Lippi: chissà che non ci cavi un altro best-seller. Sia chiaro: sono complimenti. In classifica, i punti di distacco restano sei. Priva di Roberto Baggio, Sousae Conte, Madama coglie il quindicesimo successo in campionato, il settimo in trasferta, il quarto consecutivo, dopo Brescia, Bari, Napoli. Per gli avversari, Parma compreso, una mazzata tremenda. La rete di Vialli è un capolavoro, da centravanti di sfondamento, li cinismo e la concretezza della squadra ormai non fanno più notizia. Trap, perdonaci e perdonali. Scala, da parte sua, rifila una memorabile lezione a Zeman. Quel Baggio terza punta, largo a destra, è una mossa da volpone. 1 sigilli sono di Asprilla, che spettacolo il primo, le imbeccate di Zola. La Lazio incappa nella settima sconfìtta, la terza nelle ultime quattro partite. 11 tridente fa acqua, anche perché - vallo a spiegare ai trombettieri del vate boemo - Rambaudi e Signori giocano più vicino ai centrocampisti che non a Boksic. Tanto che, spesso, il 4-3-3 si trasforma in un greve e stucchevole 4-5-1. E Boksic, debilitato dall'influenza, non c'è proprio, non c'è mai. Domanda: non sarebbe stato più opportuno, e costruttivo, confermare Casiraghi, lo schiaccia-Milan? La Lazio non è nuova a spanciate del genere. Grande con le piccole, piccola con le grandi (4-0 al Milan escluso). Meglio dedicarsi alle Coppe, la ragione è semplice: non le restano che quelle. Roberto Beccantini

Luoghi citati: Bari, Brescia, Lazio, Napoli, Parma