Curzi macché comizio Baudo ha perso la calma di Guido Tiberga

Curzi: macché comizio Baudo ha perso la calma Curzi: macché comizio Baudo ha perso la calma LA POLITICA AL FESTIVAL CONTESTATO io? Non esageriamo... Qualcuno ha fischiato, Baudo ha perso la calma. Ma tutto è finito lì...». Il dopo-festival del «cantante» Alessandro Curzi è all'insegna dell'acqua sul fuoco. L'ex re di Telekabul, oggi direttore delle news a Telemontncarlo, è perplesso, ma niente affatto pentito della sua «sparata» sul palco del teatro Ariston. Direttore, ma era proprio il caso di andare a fare un comizio a Sanremo? «Guardi che io ho soltanto detto che nella Riserva Indiana non volevamo starci per sempre. Che ne saremmo usciti senza tanti schiamazzi...». Appunto. Secondo Scalfaro gli «schiamazzi» sono quelli di Berlusconi. Non vorrà farci credere di avere usato quella parola per caso? «No, anzi. E sono contento che il pubblico Io abbia notato. Vuol dire che era informato, che le canzonette non hanno fatto dimenticare i problemi del Paese». A Baudo la sua uscita non ha fatto piacere per niente. L'ha pure «sgridata» in diretta... «Gliel'ho già detto: Baudo ha per- so la calma. E sinceramente non mi pareva proprio il caso. Però bisogna capirlo: era stanco... Forse si è arrabbiato perché gli abbiamo fatto saltare il copione. Lui doveva farmi qualche domanda dopo la canzoni;, e invece Sabina Guzzanti lo ha preso in contropiede e mi ha fatto parlare subito». Mi scusi, ma Baudo ha reagito senza arrabbiarsi a imprevisti ben più gravi. Basti pensare alla battuta in «finlandese» di Anna Falchi... «Baudo è un grande volpone, un professionista incredibile. Però ha il difetto di prendersi un po' troppo sul serio. Certo, l'ho visto tenere delle conferenze stampa con una abilità che mi ha lasciato allibito. Il presidente del Consiglio dovrebbe prenderlo come capo delie pubbliche relazioni...». Addirittura? Ma non le sembrano fuori luogo tutti questi paragoni politici intorno a una gara di canzonette? «Vede, Sanremo è uno spaccato del Paese. E non solo perché sta sotto i riflettori della televisione. La città è a due passi dalla frontiera, molti sono frontalieri, colpiti e preoccupati dalla crisi della lira. Certo, qualche esagerazione c'è. Ma quella, probabilmente, è anche colpa di noi giornalisti. Prendiamo Fiorello, ad esempio. Ma chi lo ha detto che deve per forza essere berlusconiano, poverino. E' un bravo ragazzo, simpatico. A parlargli non sembra proprio uno di destra...». Dica la verità, direttore, andare a Sanremo è stato un peccato di protagonismo. 0 no? «Veramente e stato un gioco. Io ho mille cose da fare, e avrei potuto benissimo restarmene a Roma. Però ho letto che molti di quelli che dovevano cantare con la Riserva Indiana si erano ritirati. E allora sono partito: Sabina Guzzanti e David Riondino lo meritavano. Li ho visti lavorare in passato: sono ragazzi serissimi. Andare sul palco con loro era un modo di dimostare che, nonostante tutto, la banda di Raitre non ò ancora finita». Guido Tiberga «Ma è straordinario Palazzo Chigi dovrebbe assumerlo come capo delle pubbliche relazioni» Alessandro Curzi direttore del tg di Telemontecarlo

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