LA TEMPESTA FLAGELLA L'EUROPA di Mario Deaglio

I" CO LA TEMPESTA FLAGELLA L'EUROPA IL durissimo monito del commissario europeo Mario Monti sarà un motivo addizionale perché, nella settimana che si apre o^gi, l'attenzione di moltissimi lettori si rivolga al cambio della lira. Le vicende della nostra moneta, pur costituendo un indizio rivelatore della gravecrisi italiana, rappresenteranno un episodio relativamente secondario della grande tempesta valutaria europea e mondiale. Con la sua intensità dai pochi precedenti, essa non solo indebolisce singole valute ma mette altresì in discussione l'intero sistema delle transazioni internazionali, getta la sua ombra su più generali equilibri economici e politici. Una vittima, questa tempesta l'ha già fatta. La convinzione ingenua, ma oggi particolarmente diffusa, che l'attuale sistema di mercato sia una sorta di surrogato del Paradiso è uscita nettamente sconfitta. Pur rimanendo una medicina prodigiosa, il mercato mostra importanti effetti collaterali negativi: il perdurare di condizioni anomale nei cambi altera i rapporti tra gli Stati, mette in pericolo lo sviluppo, si riflette sull'inflazione. La scarsa efficacia degli interventi delle banche centrali, unita a una tecnologia che rende istantanea ogni transazione, ha aperto le porte a una forte instabilità. Di questa instabilità non sta facendo le spese soltanto la lira, la quale, come ha ricordato ieri Monti, ne soffre, però, in modo del tutto speciale anche per i conflitti politici interni. Il dollaro, il franco francese e almeno una decina di altre valute sono Mario Deaglio CONTINUA A PAG. 4 PRIMA COLONNA

Persone citate: Mario Monti

Luoghi citati: Europa