«Il cinema? Droga pericolosa»

«Il cinema? Droga pericolosa» «Il cinema? Droga pericolosa» Oliver Stone: a rischio le menti deboli GRANDE SCHERMO SOTTO ACCUSA ILONDRA L cinema è una «droga pericolosa» che può spingere la gente psicolabile ad atti violenti: lo ammette il regista americano Oliver Stone autore di «Naturai boni killers». Stone è a Londra per l'uscita del suo film, da molti criticato per la sua brutalità e che dopo uno stop di alcuni mesi ha ora ottenuto il via libera dalla censura britannica. *In un'intervista alla trasmissione "Panorama" della Bbc, Stone, sceneggiatore di film come «Fuga di mezzanotte» e «Scarface» e regista di «Platoon», ha detto che il cinema «è un mezzo potente. E' droga che entra negli occhi e nel cervello. Stimola e può essere una cosa pericolosa, sovversiva». Il regista ritiene comunque che la stragrande maggioranza della gente sia «attrezzata per vedere i film». Certo, ammette, ci sono i matti, «quelli che credono esattamente a ciò che vedono sullo schermo». «Sono - dice - persone facilmente suggestionabili, a cui si può fare il lavaggio del cervello, che fumano una sigaretta di marijuana e vanno fuori a sparare a qualcuno, o che prendono un acido e si buttano dalla finestra». Dagli Stati Uniti arrivano notizie allarmanti: i minorenni uccisi con armi da fuoco sono passati da 602 nel 1986 a 1468 nel 1992. Le gang annate sono ormai l'incubo di tutte le metropoli. Di questa realtà sono in molti a ritenere che il cinema sia, in buona parte, un diretto responsabile. Il delitto e il suicidio per «imitazione» sono ormai all'ordine del giorno. Bicordiamo la roulette russa de «Il cacciatore», un film di Cimino di qualche anno fa; oppure le roventi polemiche per pellicole come «The Program» e «The Good Soni». Per non parlare di «Kalifornia» che in Italia è stato ritenuto l'ispiratore di quel mortale «passatempo» che è diventalo il lancio dei sassi dai viadotti autostradali cercando di centrare (e spesso riuscendoci) le macchine in corsa. Violenza, ma anche scene di horror, possono suggestionare menti deboli. E' stato il caso di «Child's play 3» la cui vicenda pare abbia suggestionato i due ragazzini inglesi che hanno rapito, torturato e ucciso un bimbo di due anni. Dall'America, dove la violenza nasce, si diffonde e poi viene studiata per cercarne i rimedi, gli psicologi disegnano una situazione gravissima. Léonard Eron, nel suo libro «Tv and the aggressive child» sostiene che «il 10 percento degli atti violenti dei giovani è da attribuire all'influenza della televisione». |r. cri.] Il regista: «Un mezzo potente, che può perfino istigare alla violenza» Il regista Oliver Stone ha ottenuto il via libera a «Naturai born killers»

Persone citate: Oliver Stone, Soni

Luoghi citati: America, Italia, Londra, Stati Uniti