Pakistan terrore in moschea

Incidenti gravi ed altri tre morti durante i funerali. Annunciate rappresaglie sui sunniti Incidenti gravi ed altri tre morti durante i funerali. Annunciate rappresaglie sui sunniti Pakistan, terrore in moschea Ammassati in un angolo efucilati 20 sciiti NEW DELHI. Fino settimana di sangue in Pakistan c India dovo gli attriti religiosi ed etnici sono esplosi in una serie di attentati con decine di vittime. Karachi, capitale economica del Pakistan, ò presidiata in queste ore da polizia e militari con mezzi blindati e il compito di evitare nuove violenze dopo gli attacchi alle moschee che venerdì e sabato hanno fatto almeno venti morti inasprendo l'annoso confronto fra musulmani di confessione sunnita e sciita. E durante i funerali delle vittime, violenti disordini hanno provocato la morte di altre tre persone, portando a 23 il totale del bilancio della giornata. Due moschee sciite nella sezione Est della città sono state attaccate poco dopo la preghiera dell'alba da uomini con fucili mitragliatori che hanno raccolto i fedeli maschi adulti in un angolo e hanno aperto il fuoco uccidendo sci persone nella prima moschea c quattordici nella seconda dove ci sono stati anche due feriti. Gli attacchi sono stati imputati dal partito militante sciita «tjp» ai rivali sunniti che avrebbero agito con la copertura della polizia in risposta a un attacco messo a segno venerdì sera contro una moschea sunnita in cui sono morte due persone. Il «tjp» ha anticipato altre rappresaglie. Buona parte degli sciiti uccisi apparterrebbe alla comunità Kohja Bohr, punto di riferimento per molti musulmani venuti dall'India, i Mohajir, economicamente aggressivi e malvisti dalla maggioranza dei pachistani. Gli sciiti sono il 15 per cento dei 125 milioni di pachistani perlopiù sunniti. Nell'ultimo mese la faida religiosa, che a tratti assume tinte etniche, ha provocato 153 vittime. Ma sono almeno mille i morti degli ultimi 14 mesi. L'ultima ondata di violenze è cominciata venerdì, mentre si approssima la fine del Ramadan, il mese santo musulmano, che fa temere alle autorità l'esplosione di disordini in occa¬ sione delle cerimonie previste. La tensione oltretutto è già alta per l'assoluzione a Lahore di due cristiani, di 14 e 44 anni, accusati di blasfemia contro l'Islam e per la quale ci sono state violente proteste. I due sono stati scarcerati e condotti sotto protezione in un luogo segreto. Durante i funerali di ieri, cui hanno partecipato 8000 persone, gli sciiti si sono scontrati con la polizia, mentre cecchini aprivano il fuoco sui passanti, uccidendo tre persone. La polizia non è in grado di dire se anche le vittime dei cecchini fossero sciiti, o di quale affiliazione. Comunque i funerali organizzati con tanta rapidità per le venti vittime, in un clima di grande tensione e ira da parte della comunità sciita, non han no certo contribuito a migliorare la situazione. E il fatto che la polizia non sia riuscita a controllare la violenza ha provocato la reazione anche dell'opposizione che ha accusato apertamente, tacciandolo di «incapace», il governo del primo ministro Benazir Bhutlo. Di segno tutto etnico invece l'episodio di violenza che ha turbato lo Stato dell'Assalii, nell'India del Nord-Est, dove ieri una bomba ha distrutto un vagone ferroviario che trasportava dei militari uccidendone almeno 25 e ferendone altrettanti. L'attentato, avvenuto presso la città di Guwahati, non e stato rivendicato ma, secondo il capo della polizia dell'Assalii, Banju Das, sarebbe da imputare al Consiglio nazionale socialista del Nagaland (nscn). Questo ò un gruppo maoista impegnato in una lotta indipendentista per la Regione autonoma del Nagaland, dominata dalla tribù Naga, e da sempre in contrasto con la vicina tribù dei Kuki ai quali contende: il controllo del locale traffico dell'eroina. I militari uccisi nell'attentato rientravano dal presidio dei soggi elettorali nel confinante Stato del Manipur, dove nei giorni scorsi i disordini fra opposte fa- zioni, soprattutto frange del partito del Congresso al governo e del partito fondamentalista hindu Baharatiya, hanno causato dieci vittimo. Noi prossimi giorni si terranno altre elezioni anche negli Stati del Gujarat, del Maharashtra, di Orissa e del Binar, L'osilo di questo elozioni, che si saprà solo a metà marzo, è cruciale por il premier Narasimha Rao e il suo partito del Congrosso che dai sondaggi in alcune aree appare in minoranza rispetto ai fondamentalisti hindu. Il timore di disordini ha spinto la polizia a porre in stato di fermo cautelare circa 16.000 persone solo noi Gujarat. (Ansa-Reuter-Afpl E in India 25 militari uccisi e 25 feriti da una bomba su un treno La protesta dei musulmani a Lahore per l'assoluzione dei due cristiani «blasfemi». A destra uno dei feriti a Karachi (foto ansa]

Persone citate: Benazir Bhutlo, Bohr, Naga, Narasimha Rao

Luoghi citati: India, Karachi, Pakistan