«La spartizione è stata madre di Tangentopoli»

«La spartizione è stata madre di Tangentopoli» «La spartizione è stata madre di Tangentopoli» IL PROCURATORE D'AMBROSIO MILANO OTTOR D'Ambrosio, adesso vi mettete a fare i conti anche con i casi di lottizzazione? «Guardi che la "lottizzazione" fu alla base, anzi fu uno dei presupposti di Tangentopoli». E' un giudizio duro. Ma questo caso delle nomine Usi non è certo il primo che si conosca... «Porse no, ma è la prima volta che la procura di Milano esamina un problema di lottizzazione». Perché dice che tutto partì da li? «E' semplice. Tangentopoli non sarebbe stata possibile se non ci fosse stata l'occupazione da parte del potere; pubblico dell'alta burocrazia o delle amministrazioni pubbliche. E' un fatto che riguarda tutta la collettività». Nelle vostre richieste contestate l'abuso d'ufficio. Ma si tratta di un reato o di un problema di malcostume politico? «Il problema sta proprio li. Si tratta di definire i limiti della di- screzionalità». In che senso? «Bisogna vedere se lo nomine dei manager delle Usi, fatte in quel modo, sono attività politica o amministrativa». Gli indagati dicono che si tratta di una scelta politica... «A me pare di no. Appare chiaramente che tutte le nomine sono state fatte fuori dai criteri che dovrebbero sempre ispirare l'attività pubblica». Quali sono questi criteri? «Le Usi, ad esempio, devono essere dirette da persone di grande professionalità con criteri di managerialità. Questo per risparmiare le spese e per avere servizi migliori. Lo stabilisce la legge». E non è stato così, questa volta, dottor D'Ambrosio? «Prima di compiere le nomino la Regione si è rivolta ad una società specializzata, la Russell Reynolds. Questa società doveva esaminare i curricula degli aspi¬ ranti manager della sanità». E non è andata così? «Quello che noi addebitiamo a queste persone, e per cui abbiamo chiesto il rinvio a giudizio, è di non eesersi attenuti a quelle scelte». Cioè sono stali adattati criteri non di merito? «Il 'meglio', così come stabilisce la logge, dovevano sceglierlo secondo criteri di managerialità. E non secondo l'appartenenza politica o il gradimento partitico». Così sono intervenuti i magistrati... «Sì, ed è un fatto nuovo. Per la prima volta la giustizia ha preso in esame la questione della lottizzazione. Si trattava di valutare se l'atteggiamento degli amministratori pubblici fosse stato nei limiti della liceità penale». E avete stabilito che era fuori dai limiti, con un'inchiesta condotta a velocità di record. Meno di due mesi... «E' positivo che l'indagine si sia conclusa in tempi brevi. Adesso gli atti sono nelle mani del gip che deve verificare se la nostra tesi è valida». [f. poi.] Gerardo D'Ambrosio, procuratore aggiunto al tribunale di Milano e primo collaboratore di Francesco Saverio Borrelli

Persone citate: D'ambrosio, Gerardo D'ambrosio, Russell Reynolds, Saverio Borrelli

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