Neri sì ma vittoriosi e non certo per caso di M. Ven.

Neri sì, ma vittoriosi e non certo per caso Neri sì, ma vittoriosi e non certo per caso SANREMO. Tutto è cominciato in auto: erano sei amici al bar, sei studenti che amano la musica. Andavano in giro per Salerno, la loro città natale che assicurano «vivace e piena di club e di musicisti jazz molto seri». E in auto cantavano. Sono nati così i «Neri per caso», vincitori della Sezione Nuove Proposte '95 e perciò primi partecipanti annunciati - di diritto - al Sanremo 1996. La loro canzone «Le ragazze» ha anche vinto il premio «Volare» per la miglior composizione musicale. La polifonia è una malattia campana che sta facendo moda. L'anno scorso inaugurarono il filone i Baraonna, quattro fratelli virtuosi che si aggiudicarono il Premio della Critica però furono cacciati dalle giurie Explorer. I «Neri per caso» sono arrivati perciò su una strada già aperta e sono fortunatamente per loro meno colti; hanno un'immagine più scanzonata legata anche all'aspetto di ragazzi qualunque. A volte bastano pochi tocchi per compiere il miracolo, ma certo non è estranea all'exploit del sestetto la figura di Claudio Mattone, amico di sempre di Renzo Arbore e produttore di caratura popolare ed elegante insieme. Ma prima di tutto viene la bravura che i «Neri per caso» hanno sviluppato; e la facilità almeno apparente della loro interpretazione senza musica, tutta basata su virtuosissmi contrappunti, assai più difficile del rap. Al «Sanremo Giovani» dello scorso autunno vinsero naturalmente, rielaborando un pezzo amato come «Donne» di Zucchero; più coraggiosa è stata la scelta dell'inedita «Ragazze» dove si raccontano le difficoltà di rapporti amicali e amorosi dei giovanotti di oggii. «E' vero, le ragazze mettono un po' paura, e così stiamo bene anche fra noi», confessano. In realtà, sono corteggiatissimi, soprattutto il biondo Massimo che è il bello del gruppo. Più difficile, semmai, sarà trovare un repertorio giusto per il loro genere, che non li releghi nel ghetto dei virtuosismi nobili ma per pochi. Ma i sei sono tranquilli, con Mattone hanno già studiato aperture di stile buone per tutto il mercato della musica: «Faremo anche rock e rap e chissà cosa. Dateci il tempo». Certo. [m. ven.]

Persone citate: Claudio Mattone, Mattone, Renzo Arbore

Luoghi citati: Salerno, Sanremo