Altrofestival è qui la vera musica

Altrofestival, è qui la vera musica Altrofestival, è qui la vera musica Ma perde il confronto perché fa freddo e manca la tv SANREMO. All'Ariston un disoccupato tenta di buttarsi di sotto; e altri disoccupati, quelli della Gbc, trovano un impiego part-time nella Riserva Indiana della Guzzanti. Così l'onnivoro Festivalone ruba la scena al piccolo «Altrofestival»: il dramma del lavoro che non c'è sarebbe infatti di stretta competenza della rassegna alternativa e autoridotta di Portosole. La vera disfatta della sinistra è tutta qui. A cinquecento metri dall'Ariston c'è un controfestival organizzato da Rifondazione Comunista con lo slogan «Lavorare meno, lavorare tutti»; e invece i disoccupati cercano l'abbraccio di Pippo. Questione d'immagine: i ragazzi della tenda di Portosole fanno circolare comunicatistampa brezneviani del tipo «I giovani non urlano ai Take That, ma vanno all'Altrofestival», che par di leggere la Pravda d'una volta. Come competere con le cosce del Dinamic Duo Falchi-Koll? Ogni confronto è perdente. All'Altrofestival ci sono meno lustrini, fa freddo, manca la tivù. Certo: se a Sanremo la musica contasse qualcosa, sarebbe un'altra storia. Fa tenerezza, il povero Pippo, che inganna se stesso e il prossimo suo proclamando di aver portato al Festival un cast «eccezionale». Ma dove? Il cast eccezionale ce l'hanno quelli dell'Altrofestival: stasera cala su Sanremo la 99 Posse, tanto per gradire. E i Fratelli di Soledad, Mister Puma, gli Afterhours. Sono già andati in scena i Nomadi, i Settore Out, i Negrità, Papa Ricky, Yo Yo Mundi; domani arrivano II Generale e i Piombo a Tempo. Nomi che non sarebbero graditi al pubblico di SuperPippo. Eppure la Vera Musica Italiana oggi è quella, mica il Trio Melody. Al limite, la Vera Musica Italiana - se non amate il rap - sono i Nomadi che cantano «Dio è morto», e so¬ no più giovani e più freschi delle sventurate replicanti della Pausini smarrite negli ambulacri dell'Ariston. Purtroppo, confinata sotto il tendone di Portosole, la Vera Musica Italiana è ignorata dai famigerati media: ovvero, dai giornalisti musicali che, nell'antro del Festivalone, vanno in sullucchero scoprendo i Neri per Caso e le raffinatezze del canto «a cappella». Ragazzi, scherziamo? Giovedì sera, all'Altrofestival, c'erano Le Voci Atroci: è il gruppo di Andrea Ceccon, ben noto trombettista dei Mau Mau. Ceccon e soci con la voce fanno davvero tutto quello che vogliono. Ma non sperino di farsi ascoltare qui, a Sanremo, dove ti raccontano che un cast è «eccezionale» quando ci sono Peppino Di Capri e Giorgio Faletti; e dove le «straordinarie star straniere» ti propinano i vecchi arnesi Madonna e Ray Charles, e i moderni disastri Take That. [g. fer.] I Nomadi (foto) sono andati in scena all'Altrofestival che ha in serbo molte sorprese musicali, tutte da sballo

Luoghi citati: Indiana, Sanremo