«Una batosta sulla musica» Anche Gianni Morandi si ribella per l'imposta al 16% sui dischi

«Una batosta sulla musica» «Una batosta sulla musica» Anche Gianni Morandi si ribella per l'imposta al 16% sui dischi SANREMO. «Il prezzo dei compact disc va diminuito non aumentato». Gianni Morandi boccia senza appello la decisione del governo di aumentare di 800 lire il prezzo dei compact disc. «Se Dini spera di risanare il Paese - dice Morandi - aumentando il prezzo dei dischi stiamo freschi. E' sbagliato chiedere sacrifici a chi già paga troppo per comprare musica. La verità è che i compact disc sono troppo cari». Morandi rivela che esiste un progetto dei cantanti per diminuire il prezzo dei compact. «Ci stiamo provando - dice il candidato numero uno alla vittoria a Sanremo - la soluzione migliore sarebbe quella di sfruttare gli «easy-disc», mini lp con sei pezzi. Tanto un album non contiene quasi mai dieci pezzi tutti buoni». Il prezzo medio al pubblico di un compact-disc è di 35.000 lire. Il negoziante lo paga alla casa discografica 17.000. Di queste va al cantante una quota che varia dal 6 al 25%, ma la media è del 10.1 discografici dicono che a loro rimane un utile di duemila lire a pezzo. Per un ritorno accettabile degli investimenti (solo la registrazione assorbe il 7% del budget) bisogna venderne 150.000 copie, ma solo i cantanti di successo riescono a salire oltre questa quota. A squilibrare il settore è anche la pirateria sempre più aggressiva. Per complessi come quello dei Pooh può arrivare al 40-50%. Gianni Morandi

Persone citate: Dini, Gianni Morandi

Luoghi citati: Sanremo