In cella Brandini l'uomo di Craxi di Susanna Marzolla

1^ L'ex leader del psi manda un fax da Hammamet: è un arresto ingiustificato e illegale L'ex leader del psi manda un fax da Hammamet: è un arresto ingiustificato e illegale In cella Brandini, l'uomo di Craxi Aveva versato 2 miliardi su un conto svizzero MILANO. Fino a ieri, nelle disavventure giudiziarie del suo «capo», se l'era cavata senza neanche un avviso di garanzia. Ieri, invece, è arrivato anche per lui un ordine di custodia cautelare, firmato dal gip Grigo su richiesta del pool milanese. E così Cornelio Brandini, per molti anni segretario di Bettino Craxi, è stato arrestato con l'accusa di favoreggiamento. Tutto si ricollega alla vicenda dei conti svizzeri dell'ex segretario psi. Stessa vicenda per cui sono stati spiccati altri due mandati di cattura, di ben difficile esecuzione: uno contro Maurizio Raggio, tuttora latitante assieme alla contessa Agusta, e l'altro contro un professionista messicano, Arturo Martine?. Aguillar. Alla procura di Milano, recentemente, erano infatti arrivate dalla Svizzera nuove carte, in particolare sul conto della Sbs di Chiasso intestato alla fantomatica «Constellation financicre». Titolare ufficiale del conto era Giorgio Tradati, che però per sua stessa ammissione aveva agito da prestanome per il suo «amico d'infanzia» Bettino Craxi. E Tradati, richiamato dai magistrati, ritrova un sussulto di memoria e spiega una serie di movimenti sul conto. Il primo movimento scoperto è in entrata. Tra gennaio e febbraio '91 vengono infatti accreditati un milione e 566 mila franchi svizzeri provenienti da una banca di Zu- rigo e oltre un milione di scellini austriaci dalla «CredilanstaltBankverein» di Vienna. Chi firma quei bonifici per (cambio attuale) circa due miliardi e duecento milioni di lire? Proprio Brandini. Che per questo si ritrova un'accusa di favoreggiamento per aver aiutato Craxi «ad assicurare i proventi provenienti dai reati di corruzione e illecito finanziamento ai partiti sui conti di banche estere». Brandini è stato arrestato ieri a Roma, dove vive. Poi in auto è stato trasferito a Milano con una lunga sosta nella campagna vici¬ no a Siena, dove possiede una casa che ò stata perquisita. A Palazzo di Giustizia (dove ieri è stato sentito anche l'ex vicesegretario psi Giulio di Donato) è arrivato dopo le otto di sera e qui e cominciato un interrogatorio andato avanti sino a notte. I magistrati sono particolarmente incuriositi anche dalle date. Brandini infatti ha sempre affermato di aver «rotto» con Craxi nel '90, quando questi gli preferì, nel ruolo di segretario, Mauro Giallombardo. E allora perché quegli accrediti «tardivi»? Non potrà essere soddisfatta, almeno per ora, la curiosità sulla chiusura di quel conto «Constellation» operata da Raggio e dal messicano Aguillar. Per loro l'accusa è riciclaggio: avrebbero spostato ben 22 milioni di franchi svizzeri (al cambio attuale 28 miliardi) in parte su un conto alla Ambrobank di Amsterdam e in parte su un altro alla Sbs di Ginevra. Da qui i soldi si sono poi frantumati nei paradisi fiscali dell'Estremo Oriente, in quello che i magistrati milanesi definiscono «sistema Troielli». Dal nome dell'assicuratore, latitante, che ha curato questa finanza parallela attribuita a Bettino Craxi. Il quale Craxi, invece, continua a sostenere che tutti i conti «erano nella disponibilità del psi e delle attività politiche». Saputo dell'arresto di Brandini si è fatto nuovamente vivo, via fax, dal volontario esilio di Hammamet. «L'arresto - scrive - mi appare del tutto ingiustificato e perfettamente illegale». Parole che non scuotono minimamente i magistrati milanesi, forti, a questo punto, di una inoppugnabile documentazione bancaria. Susanna Marzolla 1^

Luoghi citati: Amsterdam, Donato, Estremo Oriente, Ginevra, Milano, Roma, Siena, Vienna