«Serve un governo d'unità nazionale» La Malfa: «E' Dini il Churchill italiano»

«Serve un governo d'unità nazionale» «Serve un governo d'unità nazionale» La Malfa: «E' Dini il Churchill italiano» ROMA. Il leader del partito repubblicano italiano Giorgio La Malfa ritiene che le elezioni vadano «rinviate il più a lungo possibile» e che le condizioni econo miche impongano «un governo di unità nazionale» che affronti il problema della correzione del deficit pubblico. «Ci vorrebbe - ha detto La Malfa illustrando il programma nel prossimo congresso del partito in programma dal 4 al 6 marzo al palazzo dei Congressi dell'Eur a Roma - un governo simile a quello guidato da Winston Churchill nel periodo bellico, un gabinetto di unità nazionale che comprende tutti i partiti che hanno a cuore il risanamento finanziario». Un simile governo di salute pubblica, per La Malfa non ò in contraddizione con il sistema maggioritario dal momento che, per esempio, nel caso inglese, il Parlamento ò eletto con il sistema maggioritario. Ma chi potrebbe essere il «Churchill italiano»? Per La Malfa «potrebbe essere lo stesso Dini. Ormai lo sforzo di correzione del deficit dove aver luogo nell'arco di due esercizi fi- nanziari se l'Italia non vuole restare esclusa dall'Unione Monetaria. Il deficit, quindi, dovrà essere tagliato di non meno di 200 mila miliardi. Non credo che questo sforzo sia possibile se a farlo ò un governo che ha una maggioranza ristretta e al termine di uno scontro elettorale che sarà sicuramente molto aspro». Per La Malfa, poi, «e più moderalo Fini di Berlusconi». Il motivo? Quando parla in tv l'ex Presidente del Consiglio usa i toni di ] «un Masaniello o di un Le Pen». i Giorgio La Malfa si ò comunque augurato che Berlusconi intervenga di persona al Congresso repubblicano dove sono state invitate tutte le forze politiche, escluse An, con la quale l'Edera «non ha rapporti» ed i Riformatori di Pannella che non hanno invitato i repubblicani all'ultimo congresso di Roma. Giorgio La Malfa ha invitato «tutti gli amici» che ne sono usciti a ritornare nel Pri «perché - ha detto- molti dei motivi di dissenso di un tempo appaiono superati nel momento in cui si prospetta una semplificazione degli schieramenti».[r. i.] «Fini più moderato di Berlusconi. In tv il Cavaliere usa i toni di Le Pen» segretario del pri Giorgio La Malfa

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