Benzinai e «Tir» sul piede di guerra CARBURANTI

Benzinai e «Tir» sul piede di guerra CARBURANTI Benzinai e «Tir» sul piede di guerra ROMA. L'aumento del gasolio, deciso dal Consiglio dei ministri nell'ambito della manovra-bis, ha avuto un impatto esplosivo nell'intero settore del trasporto. I 110 mila autotrasportatori aderenti all'Unatras preannunciano il «fermo» totale di una settimana per Tir, autocisterne e camion. Data e modalità saranno definite il 4 marzo dal comitato esecutivo convocato d'urgenza nella capitale. Scioperi a brevissima scadenza sono minacciati dai 30 mila gestori degli impianti di distribuzione di carburanti colpiti dalla raffica di aumenti che accrescono l'esposizione finanziaria, incrementano il rischio, determinano maggior lavoro con rendimento bassissimo. L'Unatras, la Faib-Confesercenti e le altre associazioni dei gestori chiedono incontri urgenti al governo per tentare in extremis di «evitare il peggio».

Luoghi citati: Roma