In famiglia una stangata da mezzo milione

L'Unione consumatori fa i conti: ridotte le detrazioni dal 740, anche i francobolli verso l'aumento L'Unione consumatori fa i conti: ridotte le detrazioni dal 740, anche i francobolli verso l'aumento In famiglia una stangata da mezzo milione Più cari alimentari, telefono, benzina ed elettricità QUANTO peserà in concreto la manovra sul bilancio della famiglia Rossi, insomma sulla famiglia-tipo italiana? Per un nucleo «medio» di tre persone, sostiene l'Unione Consumatori, la spesa di un anno aumenterà di oltre mezzo milione, per l'esattezza 525 mila lire. Una spesa che sarà anche maggiore, se si considerano altre voci, come l'aumento dei tassi di interesse, che farà salire il costo dei mutui per la casa, la cui deducibilità dalla dichiarazione dei redditi, intanto, diminuisce. Pili' IVA NEL CARRELLO Aumenti in agguato nei negozi di calzature, in quelli di alimentari e dal fioraio. Mentre per un buon numero di prodotti essenziali (tra questi pane, pasta, latte fresco, latticini, formaggi), l'Iva resta ferma al 4%, tutta la «pattuglia» di prodotti prima tassati al 9% passa adesso al 10%. E' il caso di acqua minerale, vino, caffé, pesce, uova, carni bianche, cioccolato. Più consistente l'aumento dei prodotti tessili, seta, lino, scarpe e piante. Per tutti questi beni l'aliquota Iva passa dal 13 al 16%. Invariato resta anche il gruppo dei beni tassati al 19%: tra questi abbigliamento, casalinghi, cartoleria. In media, comunque, l'aumento dell'Iva dovrebbe costare ai Rossi 150 mila lire l'anno. TEMPO LIBERO SOTTO TIRO «Tesoro, usciamo stasera?». Per i Rossi diventa un po' più caro anche passare la serata fuori. L'Iva sui biglietti di cinema, teatri e manifestazioni sportive passa infatti dal 9 al 10%. E ancora peggio va per i dischi, compact disc e musicassette: l'imposta sulla vendita passa dal 13 al 16%. In concreto significa che se i Rossi comprano 20 compact in un anno spenderanno circa 16 mila lire in più. Resta invece ferma al 4% l'Iva su libri e quotidiani. DOVE SI RISPARMIA O perlomeno dove si dovrebbe risparmiare. E' presto detto: in macelleria, in farmacia e in qualche albergo. Scende infatti l'Iva sulle carni «rosse» e sugli insaccati, dal 19 al 16%, e sui medicinali, dal 9 al 4%. Buone notizie per i Rossi anche se sono habitué degli hotel di lusso. L'aliquota degli alberghi a cinque stelle, che era al 13, passa al 10%. Resta comunque da vedere se e quanto macellai e albergatori abbasseranno i loro prezzi. MI COSTI, MA QUANTO MI COSTI? Una telefonata, ripete all'infinito 10 spot della Telecom, allunga la vita. Ma adesso appesantirà ancora di più la bolletta. L'aliquota Iva per i contratti domestici passa infatti dal 13 al 19%, la stessa che si applica ai contratti per uso commerciale. Il rialzo vale anche per i telefonini «family», quelli con il prefisso 0330. Non aumenta, invece, il prezzo del gettone. Quale il costo per i Rossi? L'Unione consumatori calcola, per una media di 1800 scatti annui, un aggravio di 22 mila lire. UN PIENO DI TASSE 11 capitolo carburante ò uno di quelli che avrà maggiori effetti sul bilancio della nostra famiglia-tipo. La super e la benzina senza piombo aumentano di 110 lire il litro. E se i Rossi hanno scelto il diesel? L'aumento per il gasolio è di 85 lire il litro. Infine il Gpl per auto sale di 50 lire. Come si traduce l'aumento sul bilancio della nostra famiglia? Ipotizzando un consumo di 1300 litri l'anno, la spesa per benzina aumenterà di 143 mila lire, nel caso del gasolio la crescita sarà di 110.500 lire. STUFA ROVENTE Aumenti anche per l'energia elettrica e il riscaldamento. Il prezzo dell'elettricità sale di 5 lire per kilowattora, tranne che per la «fascia sociale», quella che consuma meno di 1800 kw. Per tutti poi sale di un punto, dal 9 al 10%, l'aliquota Iva sulle bollette. In media l'aumento sarà di 21 mila lire l'anno, calcolato in bace a un consumo di 3600 kw. Per quel che rigaurda il riscaldamento, aumentano di 85 lire petrolio, gasolio e Gpl in bombole, di 91 il Gpl in serbatoio e di 43 lire il metano. La maggior spesa per i Rossi sarà di 82 mila lire. MENO DETRAZIONI DAL 740 Dalla dichiarazione dei redditi del '96 si potrà sottrarre dal reddito solo il 22% (e non più il 27%) delle spese mediche, per polizze vita, pensioni integrative, mutui per la casa. Per la nostra famiglia, secondo l'Unione consumatori, questo significa un aggravio medio di oltre 100 mila lire. Ma se i Rossi han¬ no sia un mutuo sia una polizza vita la spesa potrebbe salire fino a 475 mila lire. Fino ad oggi, infatti, per un mutuo il fisco consentiva una detrazione massima di interessi passivi per 1 milione 890 mila lire (il 27% di 7 milioni). D'ora in avanti si potrà detrarre invece solo 1 milione 540 mila lire (22% di 7 milioni), cioè 350 mila lire in meno. Discorso analogo per le polizze vita dove il vantaggio fiscale era di 675 mila lire (il 27% del tetto annuo massimo di 2 milioni 500 mila lire). Riducendo al 22% l'aliquota si scende a 550 mila lire, 125 mila lire in meno. ECCO IL CARO-FRANCOBOLLO Dal primo marzo l'affrancatura delle cartoline dovrebbe passare da 600 a 750 lire e la spesa per i conti correnti da 750 a 1000 lire. I telegrammi passeranno da 3 mila 600 lire a 5 mila e le parole da 100 a 150 lire. L'effetto in famiglia? Calcolando una ventina di conti correnti da pagare l'anno, venti cartoline e cinque telegrammi i Rossi avranno un aggravio di circa 15 mila lire. [f. man.)

Persone citate: Rossi