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Un film inedito Un film inedito Burton un Amleto ritrovato LONDRA. L'«Amleto» di Richard Burton, diretto da John Gielgud e filmato dal vivo a Broadway nel 1964, riemerge dal ventre della storia. La produzione, una delle più grandi di tutti i tempi, era andata perduta quando il tempestoso attore fece bruciare le stampe della pellicola: la sua condizione per permettere le macchine da presa in sala era che, dopo la programmazione per due giorni in mille cinema americani, tutte le copie venissero distrutte. Un produttore e regista statunitense, Paul Brownstein, ha ripescato il negativo, intatto, negli archivi della Wamer Bros. Gli ci è voluto un anno e nie.izo per restaurarlo, ma ora è pronto e il leggendario «Amleto» sarà presentato in esclusiva mondiale al National Film Theatre di Londra il prossimo 28 aprile. «E' stato meraviglioso mettere le mani su quel negativo - racconta Brownstein con emozione -. Mi sono messo sulle sue tracce quando Valerie Douglas, per tanti anni segretaria fedele di Burton, mi ha rivelato la sua esistenza». La nuova stampa è stata tirala a lucido da Sean Coughlin, l'esperto che restaurò «Il mago di Oz»; ha diretto il restauro lo stesso Brownstein, che ha rimesso a nuovo la colonna sonora con la tecnologia digitale e ha collaborato al progetto con il National Film and Television Archive britannico. Gli eredi di Burton non vogliono tuttavia che la pellicola venga trasmessa in tv o riprodotta su videocassetta: prima girerà il West End, quindi Broadway e infine andrà in tournée. «Richard Burton, al quale furono trasferiti i diritti sulla pellicola a distribuzione ultimata, considerava le riprese del suo Amleto come un esperimento da vedersi una sola volta e non voleva che competesse con i film», spiega Brownstein. L'attore non decise dunque in un secondo tempo di dare alle fiamme tutte le «pizze» perché insoddisfatto, della propria performance. E' possibile che non lo convincesse la qualità tecnica delle riprese, effettuate con 9 telecamere e con i microfoni ai piedi del palcoscenico. La regìa di Gielgud prevedeva attori modernamente vestiti come durante le prove, e una scenografia minima. [m. c. b,]