Bertè: crisi di nervi Sfratta il re del karaoke, urla, polizia

Berte: crisi di nervi Berte: crisi di nervi Sfratta il re del karaoke, urla, polizia SANREMO DAL NOSTRO INVIATO Donna sull'orlo di una crisi di nervi, Loredana Berte vive a Sanremo un'altra tappa dolorosa della sua difficile vicenda umana. La quarantaquattrenne cantante di Bagnara Calabra, dopo aver rilasciato dichiarazioni di fuoco contro tutto e contro tutti (dall'ex marito Borg che non le paga gli alimenti alla sorella Mia Martini «che è morta per me, dopo la sua svolta a destra», a Fiorello «che ha fatto i miliardi usando le nostre canzoni») è piombata a Sanremo all'alba di ieri, ed ha «inaugurato» il suo Festival mettendo sottosopra il suo albergo e costringendo Fiorello a traslocare per cederle la stanza. La Berte, reduce da una drastica cura dimagrante e da un inquieto pre-Sanremo pieno di polemiche, parte da Milano alle due di notte accompagnata dal suo manager, e alle 4 approda all'hotel Astoria. Lì, scopre che le hanno rifilato una stanza inferiore alle sue aspettative. Lei aveva versato la caparra per la suite: ma la suite è già assegnata. A Fiorello in persona. Non serve altro per far saltare il fragile equilibrio della Loredana, perennemente in bilico fra divismo estremo e indomito caratteraccio. Dà in escandescenze, urla, minaccia fuoco e fiamme: il portiere dell'albergo, a scanso d'equivoci, preferisce affidare la pratica a personale più qualificato, e chiama il 113. Arriva la volante. Gli agenti scendono, tentano di ridurre la cliente insoddisfatta a miti consigli, e aprono la trattativa. Alla fine la spunta l'inarrestabile Loredana. L'ignaro Fiorello, tirato giù dal letto, dà prova di straordinaria galanteria: raccoglie le sue povere cose e si trasferisce, cedendo l'agognata camera extralusso alla scatenata virago. L'incidente sembra chiuso. La Berte sale trionfalmente in stanza con anni e bagagli, chiude a chiave, e raggiunge il letto. Ma quasi subito riprende l'attività, tempestando di allarmanti telefonate amici e confidenti. «Sono stufa, non ne posso più, io stasera non canto», annuncia. SuperPippo entra in azione: chiama la Loredana ribelle e con cortese fermezza la invita a non combinare altri malestri. «L'ho trovata molto sola e molto depressa», commenterà poi il Salvatore della Patria Festivaliera. La Berte diserta le prove del pomeriggio, ma la sera sale regolarmente sul palco. Canta, scompare dietro le quinte e scoppia in un pianto dirotto. «Era meglio se restavo a letto», singhiozza. Inseguita da una troupe del Tg3 si rifugia in camerino, dove ha un lieve collasso nervoso. Sembra così concludersi la via crucis sanremese della Berte: uno psicodramma cominciato un mese fa, quando Loredana dichiarò ai suoi discografici di volersi ritirare dal Festival. Ci volle del bello e del buono, compreso l'intervento dell'amico Renalo Zero, per farla tornare sulla sua decisione. Pare che, allora, la materia del contendere fosse un disaccordo con il manager. Poi, ha litigato anche con Zero. Fragilissima, con due tentati suicidi alle spalle e una storia d'amore - quella con Borg - finita malissimo, la Berte appare sempre più ingovernabile. E l'imprevedibilità delle sortite loredanesche ha dato esca, ieri, a una ridda di pettegolezzi e leggende metropolitane. Qualcuno accennava a sequestri di cocaina - smentiti dalla polizia -; altri narravano di un confronto quasi comico fra gli agenti della volante e i carabinieri chiamati dalla cantante per scacciare i poliziotti; e taluni descrivevano una Berte piantonata in albergo da solerti tutori dell'ordine. Tutte storie. In realtà non risulta neppure una denuncia per disturbo della quiete pubblica. L'unica tangibile conseguenza della notte brava è un po' di malumore negli ambienti della questura, lori pomeriggio un alto funzionario commentava: «Per questa storia, la volante di servizio è rimasta bloccata per tre ore e non ha pattugliato la città». Fortunatamente, l'ordine regna a Sanremo e pei- le forze dell'ordine il superlavoro arriva più che altro dalle schegge impazzite della pittoresca tribù festivaliera. L'altra sera era toccato a Mario Capanna, uno dei personaggi della banda Riondino-Guzzanti, lo sgradito molo del rissaiolo: sarebbe stato coinvolto in un'accesa discussione con un gruppo di fans troppo insistenti che pretendevano di entrare all'hotel Londra. Intervenuto nel diverbio si sente apostrofare con «stia zitto lei, Catalano!». Scambiato per il «principe dell'ovvio» di «Quelli della notte», Capanna viene poi rudemente spintonato. Gabriele Ferraris Loredana Berte: dopo aver rilasciato dichiarazioni di fuoco contro tutto e contro tutti è piombata a Sanremo mettendo sottosopra il suo albergo

Persone citate: Borg, Capanna, Catalano, Gabriele Ferraris Loredana, Guzzanti, Loredana Berte, Mario Capanna, Mia Martini, Riondino

Luoghi citati: Bagnara Calabra, Londra, Milano, Sanremo