Ieri la rassegna: con «big», «Nuove proposte» la gara diventa una tribuna per parlare al Paese Sanremo, oltre le canzoni c'è di più

Ieri la rassegna: con «big», «Nuove proposte» la gara diventa una tribuna per parlare al Paese Ieri la rassegna: con «big», «Nuove proposte» la gara diventa una tribuna per parlare al Paese Sanremo, oltre le canzoni c'è di più Cuccarmi in scena due volte: «S'è rotto un ripetitore» SANREMO DAL NOSTRO INVIATO Rap come sigla. D'accordo, l'hanno scritta autarchicamente Bardotti e Cai'uso che hanno compiuto i 50 da un pezzo: ma questo Sanremo vorrebbe essere giovanilista, e ha scelto giurie giovanissime che da qui a sabato potrebbero riservare parecchie sorprese. Fra l'atomica Anna Falchi e la peccatrice Claudia Koll che si è definita spiritosamente «una vergine», Sua Pippità ha sfoderato le consuete doti di padrone di casa. E di gran marpione: introducendo i Campioni in ordine alfabetico, ha salvato il fraseggio della prima concorrente Berte, bloccandola perché stava parlando troppo di «Blob» (un tailleurino però potrebbe pur cominciare a metterselo, la pasionaria di Bagnara: ormai ne ha l'età, magari le calmerebbe anche i nervi). Ha scatenato applausi in sala il bell'Andrea Bocelli con il suo convincente melodramma pop; ha fatto vedere le belle gambe l'adenoidale Gigliola Cinquetti con una canzone che oggi difficilmente qualcuno canterà; e la showgirl Lorella Cuccarmi in tailleur pantalone nero ha pomposamente definito «rock melodico» la sua pallosa e fragile canzone sulla fedeltà che ci è anche toccato di sentire due volte: il ripetitore di Milano saltato, ha detto Baudo; e la par condicio? ha chiesto qualcuno. L'acuto Ippoliti nella sua edicola surreale ha definito lei, Koll e Falchi «Trio Lescanno». Poi Toto «ancien regime» Cutugno, piuttosto imbarazzante in un assemblaggio agreste che come contenuti rimanda a Celentano, come arrangiamenti per un attimo ad ((Azzurro» di Paolo Conte poi sempre ai Gipsy Kings. Ma la prima parte della serata ha rappresentato soltanto il solito gioco sanremese vecchia maniera, una sfilata fra noia e miniplagi. In realtà, quest'anno, oltre le canzoni c'è di più. Ventisei anni fa, nel '69, tenne prigioniero per due ore in un'aula della Statale il professor Trimarchi; ieri sera sul palco dell'Ariston faceva il grande capo nella Riserva Indiana di Guzzanti/Riondino, serissimo fra i compunti Bruno Voglino e Antonio Ricci. Che differenza c'è, Capanna, fra quell'antico gesto e questa comparsata peraltro silenziosa? «Nessuna, asso¬ lutamente nessuna» sorride il sessantottino ex parlamentare, presenza fissa nel coro della canzone «Troppo sole». Come volevasi dimostrare. A Sanremo non fioriscono ormai solo canzoni: la parte più interessante sono le metafore e le provocazioni. Il Festival sta diventando una grande tribuna dalla quale si parla al Paese; ogni tribù in gara si rivolge ad un pubblico preciso e «Troppo Sole» è stato il brano più fortemente connotato, come contenuti e come linguaggio televisivo. Uno spot della vecchia Raitre con uno slogan dichiaratamente antiberlusconiano («Voi volete che tagliamo l'erba voi volete che vendiamo il fieno/ Per diventare sempre più ricchi e per sognare sempre di meno»); un apostrofo rosso in mezzo a tanti individualismi, amori, vestaglie macchiate, videobars e a quel «benedetto tu sia per quel ciuffo di pelo nero/ Che se l'hai fatto tu non è cosa brutta davvero» recitato da Paletti per le squaw liceali. E Morandi: non è forse uno spot anche la sua canzone «In amore»? In un colpo solo, ci ricorda la sua eterna simpatica giovinezza e fa da testimonial a Barbara Cola: è infatti diventato discografico e lei - bellissima voce - è la prima artista scritturata. Anche l'emozionatissimo Fiorello, gareggiando così serio, assolve molti compiti: esaudire un desiderio del defunto papà ma anche trainare la sua futura trasmissione del sabato sera su Canale 5. Ieri, tra l'altro, era arrabbiatissimo perché si era sparsa la voce che avesse svegliato un intero albergo con certe grida notturne nella camera in cui stava chiuso con la fi- danzata Anna Falchi. Il Festival, come Si vede, conserva un'innata eleganza: anche Madonna, che sta arrivando oggi a cantare nella città blindata per i Take That, per rimanere in tema ieri a Londra si è rumorosamente chiusa in una camera per cinque ore con Terence Trent D'Arby e non riuscivano più a schiodarla per farla partire per Sanremo. A proposito di eleganza. Per Patty Pravo, è tutto diverso: lei testimonia tout court l'irremovibilìtà del proprio mito, in una minisinfonia sperimentale di grande vocalità. Qualche stolto ha commentato: «Questa fa cadere l'audience», ma a far cadere l'audience dell'intelligenza saraimo stati soprattutto i cantanti tradizionali, sul palco psichedelico a urlare i loro stanchi brani, come si faceva una volta. Povero Drupi con quel brutto testo, povero Ranieri nel maldestro remake di una canzone di Aznavour che ha fatto epoca. Ma poveracci soprattutto i sette giovani che hanno gareggiato per diventare Campioni: tranne la bravissima Giorgia dalla voce di velluto che non si ferma davanti a nessuna acrobazia, hanno tutti dimostrato con le loro canzoni inutili ed incantabili e spesso con voci fastidiosamente alte (vedi Valeria Visconti), come non si possa sempre inventare un Big da un anno all'altro. Al termine di una estenuante attesa sono stati incoronati «big», a larda sera: prima, naturalmente Giorgia, seguita da Danilo Amerio, Lighea e Antonella Arancio. Marinella Venegoni Fra le Proposte '94 passano Giorgia, Amerio Lignea e Arancio COSI' IN TV IVANA SPAGNA. (,V 'ine come noi' DICO (Nuove proposte). -\Uiniaj-_ ANDREA ÌÌKÌ\X\.~(hHh-i»uiirù' DANIELE SILVESTRI: -I'iii iim, iiihiic^ijliii, • 883: -scintiinvili ,/jnFLAVIA ASTOIFI (Nuove Proposte): •l'vi' anutrc- PER VOCI E MUSICHE DAL MONDO' Y0USS0U N'DOUR LOREDANA BERTE'. ,l Ve,«/,-. „•„-..,.,•,. NERI PER CASO: /<• .,;/:;< ANTONELLA ARANCIO )■„, ,i,< ,w GIGI FINIZIO (Nuove proposte): "/lecchiti tlyi [h-iKiiriARRIVANO I TANE THAT che cant7no:"vm<" ~ TOTO CUTUGNO: A'ofì/in aiidaiv a vivcrn hi cainiiat>iui' FEDELEBOCCASSINl (Nuove Proposte)" " •U' l'tiglie. _ GIGLIOLA CINQUETTI •CUovtiiw vecchii > cuorePREFISSO jNuove proposte): -Chipiti ne totDRUPI; -Vog/io una tlmiiiaRAFFAELLA CAVALLI. -semi,,,,:,,,,- " GIORGIA: -O ime stillivi- GIANNI MORANDI e BARBARA COLA:' -/// timore- ARRIVA MADONNA che canta". hdv ho,,. GIGI"ARRTOTOA'ofìFEDE•U' lGIGL•CUoPREFDRUPRAFFAGIORGIAN-/// tiARRIV Sopra Fiorello che durante la serata ha a lungo scherzato con Pippo Baudo su chi sarà il prossimo presentatore di Sanremo Pippo Baudo con Anna Falchi e Claudia Koll. La Falchi era la più disinvolta delle due

Luoghi citati: Indiana, Londra, Milano, Sanremo